Assegno unico universale, cosa fare quando nasce un figlio

Simone Micocci

20/03/2023

20/03/2023 - 22:10

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Assegno unico 2023, cosa fare alla nascita del primo figlio? E per i figli successivi al secondo? Ecco la guida completa.

Assegno unico universale, cosa fare quando nasce un figlio

La nascita di un figlio è un momento di felicità per la famiglia a cui seguono però dei piccoli procedimenti burocratici. Dall’iscrizione all’anagrafe alla richiesta di tessera sanitaria, fino alla domanda di assegno unico così da iniziare a ricevere un contributo economico mensile per il nuovo nato.

Laddove si tratti di primo figlio bisognerà presentare una vera e propria domanda di assegno unico universale, mentre per i figli successivi al primo sarà sufficiente aggiungere il nuovo nato alla richiesta già presentata. Un passaggio obbligato: senza l’aggiunta del figlio, infatti, l’Inps non ne disporrà i pagamenti neppure nel caso in cui la nascita dovesse risultare dall’Isee aggiornato.

Quindi, è bene non commettere errori che potrebbero comportare un danno economico: a tal proposito, ecco la procedura da seguire ai fini dell’assegno unico in caso di nuova nascita in famiglia.

Assegno unico, la prima cosa da fare quando nasce un figlio

Come anticipato, la procedura varia a seconda che si tratti di primo figlio o di figlio successivo al secondo. In ogni caso, la prima cosa da fare è richiedere un nuovo Isee in cui includere nel nucleo familiare anche il nuovo, o la nuova, componente.

L’aggiornamento dell’Isee è infatti essenziale affinché l’Inps disponga di tutte le informazioni utili per procedere al calcolo dell’importo dell’assegno unico (altrimenti ne verrà riconosciuto l’importo minimo).

Ovviamente la richiesta della nuova Dsu ai fini Isee andrà presentata solo alla nascita del figlio, una volta ottenuto il codice fiscale.

Per quelle famiglie che per lo stesso anno avevano già ottenuto un Isee in corso di validità si tratterà di fare un piccolo aggiornamento che richiederà poco tempo: basterà copiare l’ultima Dsu presentata, senza variare redditi e patrimoni visto che il periodo preso in esame è lo stesso, e aggiungere il codice fiscale del minore che ha appena fatto l’ingresso in famiglia (vale anche per gli affidamenti e adozioni ovviamente).

A questo punto basterà attendere qualche giorno per ottenere la nuova certificazione Isee, la quale avrà una sorpresa: dal momento che redditi e patrimoni restano invariati, infatti, l’Isee sarà più basso in quanto la nascita di un nuovo figlio porta all’aumento della scala di equivalenza. E più quest’ultima è elevata e tanto più l’Isee si abbassa (qui maggiori informazioni a riguardo).

Assegno unico, la seconda cosa da fare quando nasce un figlio

Nel caso del primo figlio, una volta ottenuto l’Isee bisognerà presentare una domanda di assegno unico: la richiesta è telematica e si può inviare direttamente dal sito dell’Inps o anche chiamando all’apposito numero verde, o in alternativa rivolgendosi a caf e patronati.

Laddove si tratti di figlio successivo al primo, invece, basta comunicare la variazione e aggiungere il codice fiscale del nuovo nato. La procedura è la stessa: lo si può fare in autonomia sul sito dell’Inps, oppure chiamando il contact center o rivolgendosi a un patronato. Nell’area personale MyInps, alla quale si può accedere con credenziali Spid, Cie o Cns, è disponibile infatti la funzione “aggiungi figlio alla domanda già presentata”.

Basterà cliccarci su, compilare gli appositi spazi - partendo dall’inserire il codice fiscale del minore, specificando poi se l’altro genitore è quello già indicato per gli altri figli - e aggiornare la domanda.

Cosa succede alla nascita di un altro figlio

Una volta effettuati entrambi i suddetti passaggi, l’Inps effettuerà un ricalcolo dell’assegno unico considerando appunto il nuovo minore a carico.

Intanto è importante sottolineare che questo sarà considerato già per il periodo successivo al 7° mese di gravidanza. Con il primo pagamento - atteso nel mese successivo a quello in cui è stata aggiornata la domanda - dunque, l’Inps pagherà anche le mensilità riferite al periodo suddetto.

Come visto sopra, la nascita di un nuovo figlio comporta generalmente un abbassamento dell’Isee.

Dopodiché, ricordiamo che al terzo e al quarto figlio scattano delle maggiorazioni dell’importo. Nel dettaglio, nel caso di figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione che va da 91,90 a 16,20 euro (a seconda dell’Isee).

Per il quarto figlio, invece, si applica una maggiorazione forfettaria, che comprende tutti i figli, di 150 euro.

E ancora, si ricorda che la legge di Bilancio 2023 ha introdotto una maggiorazione del 50% fino al compimento del 1° anno. E nel caso dei nuclei con almeno 3 figli, la maggiorazione della metà vale fino al compimento dei 3 anni.

Quindi, con il primo pagamento successivo all’aggiornamento della domanda l’Inps terrà conto anche del diritto a eventuali maggiorazioni.

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