Assegno di mantenimento figli: quali sono le spese extra?

Isabella Policarpio

15 Gennaio 2021 - 12:51

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All’assegno di mantenimento ordinario si aggiungono delle spese “extra” che vanno divise a metà tra madre e padre. Vediamo quali sono.

Assegno di mantenimento figli: quali sono le spese extra?

L’assegno di mantenimento verso uno o più figli serve a sopperire alle spese ordinarie per l’alimentazione, la scuola l’abbigliamento e così via. Ma esistono anche le spese “extra” cioè quelle occasionali o imprevedibili che si aggiungono all’assegno ordinario e che, di norma, vengono ripartite equamente tra i due genitori.

Per fare qualche esempio, sono spese extra il costo della fisioterapia dopo un incidente, un master universitario molto costoso e altre fattispecie non prevedibili.

Fare l’elenco delle spese extra non è semplice proprio perché si caratterizzano per la loro imprevedibilità ed eccezionalità. Ecco qualche chiarimento, cosa dice la legge e come vengono distribuite tra i due genitori.

Spese extra per il mantenimento dei figli: quali sono

Non esiste una legge che elenca in maniera esaustiva e completa le spese straordinarie che si aggiungono all’assegno di mantenimento. Per fare chiarezza è intervenuta più volte la Corte di cassazione: secondo l’orientamento prevalente sono spese ordinarie - e quindi comprese nel normale assegno di mantenimento - quelle destinate a soddisfare i bisogni primari (istruzione, alimentazione, cure di base…) e le esigenze quotidiane dei figli.

Tutte le altre sono spese “extra”, sono imprevedibili, non ricorrenti e non possono essere calcolate in anticipo. Un esempio lampante può essere il costo di visite mediche specialistiche dopo la diagnosi di una malattia, l’acquisto di un’automobile o il conseguimento di un master all’estero.

Nonostante i chiarimenti della Cassazione, i dubbi sulle spese extra tra genitori separati/divorziati sono all’ordine del giorno, cosa che ha reso necessario l’intervento del Consiglio Nazionale Forense. Così il 29 novembre 2017 sono state pubblicate le “Linee guida” con l’obiettivo di evitare il frequente insorgere di controversie.

Il CNF ha dichiarato di aver fatto:

“Espresso invito alle parti e, per esse, ai relativi difensori, di riservare ampia trattazione, all’interno degli eventuali accordi di separazione e/o divorzio, alla disciplina delle spese straordinarie, con precisa e puntuale elencazione delle spese che esulano dalla contribuzione ordinaria al mantenimento della prole.”

Spese extra di mantenimento dei figli, chi paga?

Di norma le spese extra vengono ripartite equamente tra i genitori, a meno che non ci sia una differenza economica sostanziale tra i due: in questo caso il genitore notevolmente più abbiente deve contribuire in maniera maggiore.

L’accordo sul pagamento delle stesse viene fatto di volta in volta, quando compare l’esigenza del figlio. Il genitore che anticipa la somma ha diritto a chiedere il rimborso della metà all’altro.

Che fare se l’altro genitore non paga le spese extra?

Se un genitore non paga la metà delle spese extra che gli spetta l’altro potrà adire le vie legali. Per prima cosa dovrà chiedere al proprio avvocato di redigere l’atto di precetto con l’invito a versare le somme dovute da notificare al genitore inadempiente.

Non serve ricorrere al decreto ingiuntivo, in quanto il verbale del giudice al momento della separazione vale già come titolo esecutivo. In altre parole, il genitore che chiede all’altro il 50% delle spese può evitare la trafila processuale e basarsi sulla decisione già esistente, anche se qui manca l’indicazione delle spese processuali.

Prima di agire con l’atto di precetto è buona norma, ove possibile, allegare le ricevute fiscali delle spese già sostenute. Se la restituzione non avviene ugualmente, il precetto si trasformerà in una esecuzione forzata.

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