Apple fa record nel trimestre chiuso a settembre. Bene Mac e Servizi. Ecco perché il titolo potrebbe cambiare marcia con i tassi in discesa.
Apple ha chiuso il quarto trimestre con risultati record: ricavi a 102,5 miliardi e utile netto a 27,47 miliardi. E lo ha fatto nel trimestre storicamente più delicato, quello che prepara la corsa natalizia e che si preannuncia molto proficua.
Le vendite di iPhone hanno mancato di un soffio il consensus, complice una finestra di commercializzazione troppo corta per il nuovo ciclo e qualche frizione in Cina. Eppure il titolo è schizzato di circa il 4% nell’after hours, segnale che Wall Street ha letto la trimestrale in modo positivo.
Il mercato guarda alla guidance per il trimestre natalizio, dove Apple prevede ricavi in aumento del 10-12% contro il +6% stimato dagli analisti. Il CFO Kevan Parekh ha parlato di “un possibile miglior trimestre di sempre per l’iPhone”, mentre i Servizi continuano a correre e il segmento Mac torna a brillare. I dazi pesano, ma non intaccano la redditività: l’impatto stimato è di 1,1 miliardi nel trimestre, in linea con le attese, e di 1,4 miliardi per il primo trimestre del nuovo esercizio.
Ecco tutti i numeri.
Utili e fatturato in corsa, iPhone sottotono ma guidance esplosiva
Il Q4 si è chiuso con un utile netto di 27,47 miliardi di dollari e un utile per azione diluito (EPS) di 1,85 dollari, contro gli 0,97 dollari del Q4 2024, su cui pesava la zavorra del maxi onere fiscale europeo. Al netto di quella voce straordinaria, la crescita dell’utile sarebbe del 13% anno su anno. I ricavi record di 102,47 miliardi superano leggermente le attese del mercato, confermando la capacità di Apple di crescere anche in un contesto macro incerto.
Il punto debole resta l’iPhone, che ha registrato un +6,1% rispetto all’anno precedente ma ha deluso leggermente le previsioni. Tuttavia, il nuovo ciclo di vendita del modello 17 è appena iniziato e l’azienda conta su un’accelerazione robusta nel trimestre delle festività.
La sorpresa positiva arriva dai Servizi, che hanno toccato i 28,8 miliardi di dollari (+15%), e dai Mac, cresciuti del 13% a 8,73 miliardi, oltre le aspettative. iPad e Wearables si mantengono stabili, ma la qualità dei margini resta elevata, con un gross margin vicino al 47%. In altre parole, Apple sta producendo più utile per ogni dollaro di vendita: un dettaglio che non sfugge agli investitori di lungo periodo.
Prospettive future: EPS in crescita e potenziale rialzo del titolo
Guardando avanti, la traiettoria dell’EPS resta una delle più solide dell’intero comparto tecnologico. Con margini in miglioramento, un mix prodotti più orientato ai servizi e buyback per oltre 90 miliardi di dollari nell’ultimo anno, Apple si trova in una posizione ideale per sostenere una crescita costante dell’utile per azione anche nel 2026. La riduzione del numero di azioni in circolazione continuerà a spingere l’EPS, mentre la generazione di cassa (oltre 110 miliardi di flusso operativo annuo) garantisce ampio margine per dividendi e nuove operazioni di riacquisto.
Il titolo, reduce da mesi di consolidamento, ha toccato nuovi record a 274 dollari perché il mercato intravede un’accelerazione dei ricavi e una rinnovata fiducia nella pipeline prodotti. Con la discesa dei tassi USA e l’avvio del ciclo di upgrade AI sugli iPhone e sui Mac, il potenziale di rivalutazione rimane elevato. Gli analisti leggono questa fase come una “transizione positiva”, in cui la stabilità dei Servizi può compensare eventuali oscillazioni dell’hardware. Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il target price sul titolo a 320 dollari, indicando un potenziale di rivalutazione del 18%.
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