Negli Stati Uniti la Candida Auris continua a diffondersi, ma sono in molti a non potersi curare per colpa dell’antibiotico resistenza. Ecco perché si tratta di un’emergenza.
Negli Stati Uniti la maggior incidenza di Candida Auris, il soprannominato “fungo killer” che da alcuni anni serpeggia nel Paese, ha mostrato un ulteriore pericolo per la salute: l’antibiotico resistenza. Per antibiotico resistenza si intende la resistenza a farmaci antibiotici necessari per combattere le infezioni batteriche.
Spesso l’antibiotico resistenza è sottovalutata, ma è a tutti gli effetti un’emergenza nazionale, anzi globale annunciata da diversi decenni. Negli Stati Uniti l’allarme è scattato in seguito ad anni di infezione da parte del fungo Candida Auris, ma già da diversi anni gli esperti cercano di informare in merito al rischio di resistenza ai farmaci. Per esempio, sempre negli Stati Uniti, ogni anno 2 milioni di soggetti sono colpiti da un’infezione resistente agli antibiotici e 50 mila persone perdono la vita perché non riescono a curarsi.
Anche in Italia l’antibiotico resistenza è un fenomeno presente e anzi si mantiene tra le più elevate d’Europa insieme ai casi di Grecia e Romania. Nel nostro Paese ogni anno, dal 7 al 10 per cento dei pazienti va incontro a un’infezione batterica multiresistente che comporta migliaia di decessi.
Dagli Stati Uniti parte l’allarme: l’antibiotico resistenza uccide migliaia di persone
Per antibiotico resistenza si intende il fenomeno di resistenza a un farmaco che permette la terapia per infezioni causate da batteri, come l’infezione da streptococco che ha colpito il Lazio.
Quasi un secolo dopo la scoperta del primo antibiotico, l’antibiotico resistenza rappresenta una delle principali minacce alla salute pubblica. “Secondo le stime - come scrive l’Istituto Superiore di Sanità - potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone all’anno entro il 2050”. Per questo la sua diffusione è un problema urgente in tutto il mondo.
Dagli Stati Uniti, in particolare, è stato lanciato l’allarme per la difficile cura di chi, infettato da Candida Auris, non riesce a migliorare per colpa della resistenza agli antibiotici. Un caso del fungo killer (nome giornalistico per Candida auris) è stato confermato anche in Toscana e l’Italia, tanto quanto gli Stati Uniti, ha un problema di antibiotico resistenza.
Come si risolve l’antibiotico resistenza?
La comunità scientifica ha indicato due strade per risolvere il fenomeno dell’antibiotico resistenza che hanno però alla base lo stesso principio: un cambiamento culturale nella popolazione e un diverso approccio medico all’uso/abuso degli antibiotici. C’è quindi bisogno di raccontare e spiegare, tanto ai cittadini quanto a chi lavora con la salute, che esiste la possibilità di introdurre terapie alternative agli antibiotici, quando possibile. Questo approccio ampio permetterebbe di diminuire l’utilizzo di antibiotici, anche senza la prescrizione del medico e abbassarne l’abuso e la soglia di tolleranza.
Per raggiungere tale scopo è stato proposto prima di tutto di investire nella ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici, ma anche e soprattutto in nuovi test diagnostici che possano evitare la somministrazione inutile di antibiotici e che permettano quindi di capire se l’infezione è di tipo virale o batterica.
Infine l’antibiotico resistenza potrebbe essere moderata dall’utilizzo dei vaccini. I vaccini possono infatti combattere la resistenza ai farmaci perché riducono i casi di infezione e la necessità di ricorrere ad antibiotici. In pratica sono una forma di prevenzione prima della cura e si sa che è sempre meglio prevenire che curare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA