Candida auris, il fungo killer isolato in un paziente in Toscana: cos’è, come si prende e rischi

Luna Luciano

19/03/2023

19/03/2023 - 07:29

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Accertato 1° caso di Candida auris in Italia nel 2023. Per la resistenza a molti antimicotici, l’Oms l’ha inserita nella categoria “funghi patogeni a priorità critica”. Ecco cos’è, sintomi e rischi.

Candida auris, il fungo killer isolato in un paziente in Toscana: cos’è, come si prende e rischi

È stato accertato il primo caso del 2023 in Italia di candida auris, un fungo altamente pericoloso per l’essere umano a causa del suo tasso di mortalità e della sua resistenza agli antimicotici.

Dopo aver diagnosticato l’infezione fungina - facilmente trasmissibile - il 17 marzo a un paziente che si trovava presso l’ospedale di Cisanello, a Pisa, il direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale pisano, Marco Falcone, ha voluto rassicurare i cittadini: l’infezione sarebbe sotto controllo.

La candida auris, pur essendo stata isolata per la prima volta in alcuni campioni raccolti in Corea nel 1996, è stata riconosciuta e “scoperta” poco più di 10 anni fa. Nel 2009 il fungo era stato isolato all’interno del condotto uditivo (da qui la parola auris ossia “orecchio” in latino) di una paziente di settant’anni in Giappone.

Successivamente, il “fungo killer” sarebbe arrivato in Europa nel 2015 con alcuni casi in Francia. Benché sotto controllo, la diffusione negli ultimi anni è aumentata, e solo nel 2021 gli Stati Uniti hanno dichiarato oltre 3.700 casi. A causa dell’elevata resistenza ad agenti antimicotici, l’Oms ha deciso di inserire il fungo nella categoria dei “funghi patogeni a priorità critica” raccomandando un maggior investimento delle risorse nella ricerca.

Benché anche in passato in Italia sia stato segnalato il fungo, davanti al primo caso accertato quest’anno è bene approfondire la questione, cercando di capire cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette la candida auris.

Candida auris: cos’è e quali sono i sintomi

La Candida auris è fungo lievitiforme, un lievito quindi, che può determinare varie forme di candidosi, ma a differenza di altri tipologie di Candida può rivelarsi altamente pericoloso per l’essere umano. Il termine “Auris” deriva dal latino “orecchio”, denominazione attribuita per essere stato isolato dal condotto uditivo esterno della prima paziente.

Il fungo presenta delle caratteristiche preoccupanti, come la sua capacità di essere resistente alle principali categorie di antimicotici (che gli è valso il nome di super-fungo), di persistere per molto tempo nell’ambiente, risultando difficile da eradicare causando a volte infezioni che possono risultare letali per i pazienti.

La sintomatologia varia causa un rallentamento nella diagnosi, al punto che a volte l’infezione viene rilevata solo quando ormai ha raggiunto organi vitali. Stando alle statistiche, solitamente, le infezioni da candida auris sono principalmente accompagnate da:

  • otite;
  • infezioni di ferite;
  • infezioni del sangue;
  • infezioni degli organi addominali;
  • bruciore;
  • difficoltà a deglutire;
  • dolori muscolari;
  • febbre e affaticamento.

Candida auris, come si trasmette e rischi: il tasso di mortalità

Non è la prima volta che la Candida auris giunge in Italia ma il caso accertato in Toscana è il primo dopo quasi otto mesi, quando è stato diagnosticato a un paziente di Mestre (Venezia) a luglio 2022. Ma non solo. Nel 2019 il fungo è stato rilevato per la prima volta in Italia, seguito poi da un focolaio nel Nord Italia, tra il 2020 e il 2021.

Stando ai dati evidenziati dalla ricerca, il “super fungo” si trasmette tramite contatto con superfici, dispositivi medici contaminati e tramite il contatto interumano, ossia da persona a persona.

Come spiegato dagli esperti la Candida auris è un agente patogeno che può causare quadri clinici invasivi. Le persone più esposte al rischio di infezione presentano un sistema immunitario debole, quindi ancora una volta a correre maggiormente i rischi di infezione sono:

  • anziani;
  • bambini;
  • pazienti con deficit immunologici o reduci da interventi chirurgici;
  • diabetici;
  • fumatori.

Il fungo, essendo difficile da debellare a causa della sua resistenza agli antimicotici, è considerato dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie una “seria minaccia per la salute globale” a causa del tasso di mortalità compreso tra il 30-70% dei pazienti entro tre mesi dall’infezione. Per tale motivo l’Oms ha deciso di inserire il fungo nel categoria dei “funghi patogeni a priorità critica”.

Uno dei problemi è che la stessa ricerca si è poco dedicata a questo fungo, come si legge in una nota dell’Iss relativa al report dell’Oms. Infatti, a differenza di quanto accade con i batteri e la resistenza antibiotica, le infezioni da funghi ricevono “poca attenzione e l’investimento di scarse risorse”:

Sono, infatti, esigui i dati di qualità sull’epidemiologia e sui modelli di resistenza antimicotica; questo rende difficile stimare il loro carico esatto e non favorisce una risposta efficace.

Candida auris: una delle cause è il riscaldamento globale

Il riscaldamento globale potrebbe avere un ruolo fondamentale nella diffusione del fungo killer. Sono proprio le temperature più alte che aiutano la Candida auris a sopravvivere e infettare l’essere umano, come sarebbe dimostrato da uno studio pubblicato su mBio, Società americana di microbiologia, che ha descritto il primo caso di infezione da fungo.

I ricercatori avrebbero infatti evidenziato la capacità della candida auris a sopravvivere anche ad alte temperature rispetto ad altri funghi simili che, invece, non riescono a resistere a temperature elevate. Insomma, la Candida auris si diffonde meglio con un clima caldo e temperature elevate, che rischiano di diventare la norma a causa dell’emergenza climatica. Al momento in Italia non c’è alcun allarme anche se come anticipato il fungo è difficile da debellare e facilmente trasmissibile.

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