Multe autovelox più semplici da annullare, ecco perché

Simone Micocci

6 Marzo 2024 - 16:35

condividi

Nuove regole per l’utilizzo degli autovelox in città: meno multe (e importi più bassi) e norme più severe per i proprietari dei dispositivi. E annullare una sanzione diventa più semplice.

Multe autovelox più semplici da annullare, ecco perché

Con la riforma del Codice della Strada a cui sta lavorando il governo Meloni aumentano i motivi di contestazione di una multa per eccesso di velocità comminata a seguito di rilevamento con autovelox.

Come promesso dal ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, il governo sta infatti valutando una stretta all’utilizzo dell’autovelox, obbligando gli enti locali a rispettare norme più severe rispetto a quelle attualmente in vigore.

Il che dovrebbe portare a una riduzione del numero degli apparecchi montati sulle strade italiane, nonché a maggiori possibilità di fare ricorso contro una multa afflitta dall’autovelox.

A tal proposito, vediamo come possono cambiare le regole per gli autovelox in città e sulle strade extraurbane e in che modo dovrebbero ridurre le possibilità di ricevere una multa (ed eventualmente contestarla) per eccesso di velocità.

Stop autovelox su queste strade

Sono due le novità normative che cambieranno le regole per l’utilizzo degli autovelox in Italia. La prima è la riforma del Codice della Strada (di cui vi abbiamo già parlato) che interviene perlopiù sull’aspetto delle sanzioni, a cui si aggiunge un decreto ministeriale con il quale sarà regolamentato l’utilizzo degli autovelox fissando i requisiti minimi che deve avere il tratto stradale sul quale deve essere montato il dispositivo.

Come prima cosa bisognerà dare giustificazione del perché si sceglie di montare l’autovelox su quel tratto di strada. Nel dettaglio, le ragioni possono essere due: da una parte l’alta incidentalità di quel particolare tratto stradale - che dovrà essere supportata dai dati - mentre dall’altra la difficoltà di fermare subito chi trasgredisce (come ad esempio per una strada a più corsie).

In presenza di tali condizioni si può prendere in esame la possibilità di utilizzare un autovelox a postazione fissa per il rilevamento della velocità, pur nel rispetto di determinate condizioni.

Partiamo dalle strade urbane, dove prima di valutare il montaggio dell’autovelox bisognerà considerare altri sistemi alternativi di rallentamento come possono essere i dossi.

Laddove non dovesse essere possibile, allora si potranno utilizzare postazioni autovelox fisse rispettando però i seguenti vincoli:

  • distanza di almeno 500 metri tra una postazione e l’altra e divieto di installazione dove il limite è di oltre 20 km/h inferiore a quello generale (50 km/h);
  • per le strade urbane di scorrimento, di quartiere e locali, possono esserci postazioni oltre i 400 metri di distanza ma solo quando il limite di velocità non è inferiore a 50 km/h;
  • sono consentiti autovelox a postazione fissa nelle strade urbane ciclabili, o comunque per itinerari ciclopedonali, per tratti di almeno 250 metri, con limite di 30 km/h.

Per quanto riguarda le strade extraurbane, invece, la distanza minima tra due dispositivi di rilevamento deve essere almeno di:

  • 4.000 metri sulle autostrade;
  • 3.000 metri sulle strade extraurbane principali;
  • 1.000 metri sulle altre extraurbane.

Per quanto riguarda gli autovelox mobili, invece, il rilevatore potrà essere utilizzato esclusivamente nei tratti di strada con limite di velocità non inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello generale per il tipo di strada, con alcune eccezioni per i tratti di strada più rischiosi. Nelle strade urbane i limiti sono gli stessi di quelli previsti per le postazioni fisse.

Obbligo di omologazione e controlli periodici

Un altro obiettivo, da realizzare con il via libera alla riforma del Codice della Strada, riguarda la necessità di uniformare le norme di omologazione degli apparecchi, fissando regole più severe per i controlli periodici degli apparecchi.

Norme che se non rispettate possono portare all’annullamento delle multe effettuate: come sancito dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 113 del 2015, è obbligatoria la taratura periodica degli apparecchi utilizzati per l’accertamento delle violazioni del limite di velocità.

Meno multe in caso di violazioni sullo stesso tratto stradale

L’ultima, rilevante, novità, riguarda le multe: in caso di violazione del limite di velocità sullo stesso tratto stradale ma rilevato da più autovelox ci sarà comunque una sola sanzione (mentre fino a oggi ce ne possono essere tante quante sono le violazioni accertate).

Tuttavia, in caso di ulteriore accertamento la sanzione applicata viene aumentata di un terzo.

Iscriviti a Money.it