Rispondi al sondaggio di Money.it: andrai a votare ai referendum su cittadinanza e lavoro che si terranno il prossimo 8 e 9 giugno oppure diserterai le urne?
Andrai a votare al referendum dell’8-9 giugno? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori ora che si sta avvicinando sempre più - manca meno di un mese - il momento dell’apertura delle urne che avverrà in concomitanza con i ballottaggi delle elezioni amministrative, anche se in questa tornata 2025 saranno molto pochi i Comuni chiamati a eleggere il sindaco visto che nelle città in cui si è votato a settembre 2020 - in autunno causa Covid - si tornerà ai seggi direttamente a primavera 2026.
PER RISPONDERE AL SONDAGGIO OCCORRE CLICCARE SUL BOX IN ALTO
Domenica 8 (dalle ore 7 alle ore 23) e lunedì 9 giugno (dalle ore 7 alle ore 15) in Italia si voterà in merito a cinque referendum abrogativi, uno riguardante la cittadinanza promosso da +Europa e quattro invece sul lavoro voluti dalla Cgil.
Essendo dei referendum abrogativi per essere validi - a prescindere dalla vittoria del Sì oppure del No - occorrerà che venga raggiunto il quorum del 50% più uno degli aventi diritto, un ostacolo che è stato quasi sempre insormontabile nelle più recenti tornate referendarie.
Negli ultimi giorni i promotori hanno attaccato i media accusandoli di oscurare i referendum, tanto che l’Agcom ha richiamato la Rai e le altre emittenti a garantire il giusto spazio a questo appuntamento elettorale.
Al tempo stesso, esponenti della maggioranza come Ignazio La Russa - seconda carica dello Stato - e Matteo Salvini - un ministro - hanno dichiarato che non andranno a votare invitando i cittadini a non recarsi alle urne.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è quello di capire se i lettori hanno intenzione di andare a votare per i referendum oppure resteranno a casa.
Chi andrà a votare al referendum: il sondaggio
Per quale motivo i media e il governo starebbero cercando di boicottare i referendum 2025? Vediamo allora nel dettaglio su cosa vertono i cinque quesiti referendari.
- Jobs Act: propone l’abrogazione delle norme del Jobs Act che limitano il reintegro nel posto di lavoro per i dipendenti licenziati senza giusta causa, prevedendo solo un’indennità economica.
- Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese: mira a eliminare il tetto massimo all’indennizzo per licenziamento illegittimo nelle imprese con meno di 15 dipendenti, lasciando maggiore discrezionalità al giudice nel calcolo del risarcimento.
- Contratti a termine: chiede di abrogare alcune norme che facilitano l’uso dei contratti a termine, con l’obiettivo di contrastare l’abuso di forme di lavoro precario.
- Responsabilità negli appalti per infortuni sul lavoro: propone di abrogare disposizioni che limitano la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore in caso di infortuni sul lavoro, rafforzando così le tutele per i lavoratori.
- Cittadinanza italiana per stranieri extracomunitari: propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana.
In verità i referendum sul lavoro non piacciono anche a buona parte del centrosinistra, visto che si andrebbe a mettere mano al Jobs Act emanato durante il governo Renzi con il Partito Democratico che appare spaccato sul tema.
Invitare i cittadini a non andare a votare - soprattutto in un periodo in cui l’astensionismo in Italia è in forte aumento come abbiamo visto in tutte le ultime tornate elettorali - per molti però sarebbe sbagliato a prescindere, visto che i contrari ai quesiti possono sempre votare No.
E tu andrai a votare ai referendum 2025? Non ti resta che rispondere al sondaggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA