Dopo la promozione di Goldman Sachs, le azioni Campari hanno beneficiato di un ampio rialzo che ha permesso ai prezzi di aggiornare i massimi storici. Dal punto di vista operativo, le strategie long non godrebbero però di un rapporto rischio/rendimento favorevole
Seduta all’insegna dei corposi rialzi sulle azioni Campari, che hanno aperto in gap up a 8,675 euro, per poi portarsi su nuovi massimi storici a 9,10 euro, finendo a pochi minuti dall’open in asta di volatilità per eccesso di rialzo.
Il fatto. A spingere l’ottimismo dei compratori è la decisione di Goldman Sachs, che ha promosso il titolo da “neutral” a “buy” con target price a 10 euro. Al momento, dei 25 analisti censiti da Bloomberg che seguono Campari, 4 hanno un giudizio “buy”, 15 “hold” e 6 “sell”.
L’analisi tecnica
Campari, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dopo la candela marubozu dello scorso 5 marzo, i compratori hanno iniziato una lenta ma costante ascesa che gli ha permesso di recuperare interamente l’estensione ribassista in questione. Il fronte rialzista sembra però fiacco. Questo è testimoniato dall’elevato numero di barre impiegate per aggiornare i massimi storici dopo il 5 marzo.
A corroborare questa ipotesi si inserisce la divergenza di inversione bearish che si osserva sull’RSI settato a 14 periodi. Al momento della scrittura inoltre, i venditori hanno iniziato a palesarsi, facendo tornare le quotazioni vicino al prezzo di open. Se i corsi dovessero chiudere a questi livelli, verrebbe formato un pattern di inversione, una Shooting star, a ridosso della linea di tendenza che collega i top del 5 a quelli del 7 dicembre 2018.
Le strategie operative: risk/reward non favorevoli a strategie long
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Il rapporto rischio/rendimento che si otterrebbe cercando un’operazione long a questi livelli non sarebbe favorevole. Si potrebbe quindi valutare un tipo di operatività short sulla conferma della divergenza di inversione citata prima. A tal proposito, il punto di entrata sarebbe individuabile a 8,665 euro. Lo stop loss andrebbe posto a 9,11 euro, mentre l’obiettivo principale a 8,17 euro. Il target più ambizioso sarebbe invece da porsi al test della soglia psicologica degli 8 euro ad azione.
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