Ambulanza per stato d’ebbrezza? Paga chi è ubriaco, ecco dove e quanto

Isabella Policarpio

26/06/2020

26/06/2020 - 10:50

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Presto gli ubriachi che vengono soccorsi dall’ambulanza potrebbero dover pagare il servizio: la delibera è in discussione a Milano, e diversi altri comuni sono d’accordo.

Ambulanza per stato d’ebbrezza? Paga chi è ubriaco, ecco dove e quanto

Chiamare l’ambulanza per soccorrere chi è in stato di ebbrezza o in coma etilico potrebbe non essere più gratuito, in alcune città italiane il servizio potrebbe diventare in tutto o in parte a pagamento.

Questo perché l’ubriachezza non è un malore improvviso ma una condizione a cui di solito si arriva volontariamente.

Una simile proposta è al momento al vaglio a Milano: si discute se stabilire la compartecipazione alle spese dell’ambulanza così da ottenere un doppio beneficio:

  • disincentivare l’abuso di alcool e droghe;
  • liberare le ambulanze per casi di maggiore urgenza e necessità.

Una proposta che potrebbe diventare realtà non solo a Milano ma anche in altre città come Firenze e Trento in cui più volte si è pensato di introdurre l’ambulanza a pagamento quando il servizio viene utilizzato da persone in stato di ebbrezza, il più delle volte da giovani o giovanissimi dopo le serate in discoteca.

Ambulanza a pagamento per soccorre chi è ubriaco: giusto o sbagliato?

Il servizio di ambulanza è generalmente gratuito (ecco quando e quanto si paga) tuttavia negli ultimi anni, soprattutto nel weekend, il servizio è intasato da molte chiamate per soccorre ragazzi in stato di ebbrezza o in coma etilico. Basti pensare che in Lombardia si stimano circa 7.000 interventi l’anno di questo genere.

Il soccorso a chi è in stato di ebbrezza, per abuso di alcool o droghe - naturalmente - deve sempre essere garantito, tuttavia alcune Giunte comunali si stanno muovendo per eliminare la gratuità del servizio e introdurre una sorta di “compartecipazione alle spese” da parte della persona ubriaca/drogata che usufruisce del servizio.

Caso emblematico a Milano, dove proprio in questi giorni si sta discutendo sulla possibilità dell’ambulanza a pagamento per gli ubriachi. Ma in passato interventi di questo genere non sono mancati a Firenze, Trento e in diversi comuni del Veneto e del Piemonte, dove si registrano gli indici più alti in Italia per consumo di bevande alcoliche.

Lo scopo è molto semplice: ridurre il consumo di alcool e di droghe (soprattutto tra i giovani) e investire le somme risparmiate in progetti socialmente utili e campagne contro la droga.

Oltre a queste considerazioni se ne possono fare altro di tipo “etico”; c’è da considerare infatti che ogni volta in cui si chiama il servizio di ambulanza per stato di ebbrezza si mettono in moto medici e infermieri e si occupano dei posti che potrebbero servire per emergenze più gravi.

È vero che gli effetti di alcool e droga possono essere devastanti, ma è anche vero che in molti casi sono indotti e chi abusa di queste sostanze è a conoscenza dei rischi che corre.

Ovviamente l’ambulanza a pagamento verrebbe esclusa nel caso in cui a trovarsi in stato di ebbrezza fosse un soggetto particolarmente debole, affetto da altre patologie e con un quadro clinico già compromesso.

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