Il boom dell’oro ha fatto arricchire ulteriormente questa famiglia indiana: ecco perché.
L’India è il più grande consumatore d’oro al mondo. Si stima che le famiglie detengano qualcosa come 34.600 tonnellate per un valore di 3,8 trilioni di dollari. Significa che tutte le famiglie indiane possiedono più oro delle riserve auree di Stati Uniti, Germania, Italia, Francia, Russia e Cina messe insieme. Si tratta di 25 grammi a persona. Perché l’India ha una grande tradizione legata all’oro è dovuto al fatto che questo prezioso metallo viene utilizzato in rituali religiosi, festività e tradizioni nuziali, dove le spose si adornano con chili di gioielli. Un legame culturale stretto. Con tutto quest’oro a disposizione, c’è un’azienda familiare indiana che ha racimolato una fortuna.
Stiamo parlando della famiglia Muthoot, titolari della Muthoot Finance, azienda che eroga prestiti mettendo in pegno l’oro. Attività redditizia da oltre 90 anni e che, con il boom dell’oro di questi ultimi mesi, è ulteriormente esplosa permettendo alla famiglia di superare i 13 miliardi di dollari di patrimonio, secondo il Bloomberg Billionaires Index.
Chiedere un prestito in cambio di oro è ormai di moda in India. A richiederli non sono solo le famiglie povere, impossibilitate ad accedere al credito tradizionale perché in assenza di garanzie, ma sono anche i ricchi indiani a chiedere prestiti con questa modalità, ovvero impegnando l’oro in loro possesso.
Come funziona l’attività della Muthoot Finance
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Il modello adottato dalla Muthoot Finance è semplice. Innanzitutto i loro uffici sono ubicati in quartieri poveri dove le banche non sono presenti. Gli uffici sono poco lussuosi e si bada subito al sodo. Il cliente porta i propri gioielli, un esperto ne verifica purezza e peso e, sulla base della valutazione, l’azienda eroga un prestito pari fino al 75% del valore stimato. Sono accettati solo pezzi di almeno 18 carati. L’intero iter è estremamente rapido, spesso si conclude in meno di un’ora, e non richiede alcuna verifica del merito creditizio. Proprio questa immediatezza rende il servizio più attraente persino rispetto alla State Bank of India, la banca pubblica il cui portafoglio di prestiti garantiti da oro sta crescendo a ritmo sostenuto.
La sicurezza poi è garantita. Ogni caveau dell’azienda è dotato dei più sofisticati sistemi di sicurezza. A settembre, Muthoot Finance deteneva 209 tonnellate di oro dei clienti, un valore superiore alle riserve ufficiali di Singapore. Il modello è esente da rischi perché in caso di crisi basta mettere all’asta i gioielli detenuti. Con il boom del valore aurifero, in 3 anni le azioni della Muthoot Finance sono esplose con un incremento del 73%.
Tuttavia questa crescita vertiginosa ha aperto gli occhi della concorrenza. Bain Capital è entrata nel settore con un investimento di 500 milioni di dollari in Manappuram Finance, mentre Mitsubishi UFJ è in trattative per acquisire una partecipazione in Shriram Finance per 2,6 miliardi di dollari. In questo contesto, l’apertura di 150-200 nuove filiali all’anno potrebbe non essere sufficiente a mantenere la posizione di leadership di Muthoot Finance.
Ma dalla Muthoot sembrano tranquilli, convinti che il mercato sia così ampio da dare l’opportunità di fare profitto a tutti.
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