Il nuovo metodo dei migranti irregolari sfrutta i voli low cost. È allarme per questo mezzo di ingressi illeciti in Europa.
L’immigrazione irregolare, spesso dettata da condizioni di estrema disperazione, si compie con numerose strategie diverse per superare i controlli e provare a limitare i rischi di sicurezza. Non ci sono soltanto i nefasti viaggi via mare o le rotte via terra non meno rischiose, ma anche gli arrivi in aereo, che nell’ultimo periodo hanno registrato un picco da non sottovalutare. È infatti allarme per i voli low cost, utilizzati dai migranti per arrivare in Europa con un espediente semplice ma molto efficace, tanto che il tasso di immigrazione irregolare via aerea è in continua risalita, per quanto continui a rappresentare una minima percentuale del totale. Resta comunque un problema da non trascurare, anche perché segnala una notevole lacuna nei controlli di sicurezza, senza contare che il metodo usato dai migranti potrebbe essere sfruttato con scopi pericolosi. Ecco come fanno.
Ecco come i migranti utilizzano i voli low cost per arrivare in Europa
Il metodo trovato dai migranti per arrivare in Europa in aereo è estremamente ingegnoso e allo stesso tempo di una semplicità sbalorditiva. Nulla di troppo sofisticato o eccentrico, ma anzi un sistema che molti troveranno familiare. A chi non è capitato, da genitore, figlio o insegnante, che l’alunno fingesse di star male per tornare a casa o semplicemente avere più libertà di movimento dall’infermeria? Anche tante evasioni dal carcere, per lo più fallimentari, hanno sfruttato il tragitto verso i luoghi di cura con malori ben congegnati. Quello che stanno facendo i migranti non è poi così diverso e prende il nome di metodo avión patera.
Tutto parte da un volo extracomunitario, per lo più tra Marocco e Turchia (ma non solo), dove poi viene finto un malore a bordo. L’emergenza medica messa in scena è studiata nei minimi dettagli, sia per gravità che per tempistiche, costringendo così a dirottare l’aereo e atterrare nel Paese europeo più vicino per i soccorsi. A questo punto, molto semplicemente, i migranti scappano cercando di eludere il personale paramedico e la sicurezza.
Ovviamente, non è un’operazione individuale, bensì di un piano progettato in gruppo attraverso i social media. Si tratta di un’alternativa fai da te decisamente più economica rispetto ai servizi (illeciti, ricordiamo) degli scafisti, che per agevolare il trasporto aereo con documenti falsi e corruzione chiedono almeno 7.000 euro a testa. In questo modo, i costi si riducono al biglietto aereo o di titoli irregolari se necessario per accedere al volo.
Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di voli dal Marocco alla Turchia, per evitare la necessità di visto e limitare le spese a qualche centinaio di euro per il biglietto. Bisogna considerare anche che si tratta di un tentativo decisamente meno pericoloso rispetto ad altre vie di immigrazione clandestina, peraltro molto più efficace di quanto si pensi. Almeno una parte dei migranti riesce di solito a disperdere le proprie tracce, mentre gli altri vengono trattenuti o rimpatriati direttamente.
Allarme per l’immigrazione con i voli low cost
Come si può ben immaginare, diversi migranti vengono fermati quasi subito nell’aeroporto o comunque poco dopo, visti i controlli previsti per il traffico aereo. Molti altri, però, riescono spesso a fuggire. Proprio verso la fine di aprile l’Italia è stata protagonista di un caso di avión patera. Un passeggero turco sul volo Istanbul - Casablanca ha finto un malore e l’equipaggio ha chiesto di dirottare presso lo scalo più vicino, ovvero Lamezia Terme. Una volta arrivato il personale sanitario ben tre passeggeri si sono dati alla fuga, uno dei quali rimpatriato immediatamente con lo stesso volo. Gli altri due hanno invece richiesto protezione dopo esser stati braccati nella pista di decollo e atterraggio, operazione che ha richiesto la sospensione di qualche minuto di arrivi e partenze.
In questo caso il tentativo si è rivelato fallimentare, ma altre volte una parte dei migranti è riuscita ad arrivare a destinazione, di cui circa una ventina che sembrano aver sfruttato l’atterraggio di emergenza in Spagna. Insomma, l’uso dei voli low cost è una parte davvero contenuta del fenomeno, ma è comunque in continua crescita e deve essere attenzionata, innanzitutto per i pericoli a cui sono esposti i cittadini dinanzi a ingressi incontrollati di questo tipo: lo stesso metodo potrebbe infatti prestarsi a finalità ben più temibili.
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