Allarme Huggy Wuggy lanciato dalla polizia: perché può essere pericoloso per i bambini

Luna Luciano

7 Maggio 2022 - 01:20

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Attenzione a Huggy Wuggy, il fenomeno social portato in Italia dai «Me contro te». Polizia e psicologi lanciano l’allarme: attenzione a ciò che guardano i bambini. Ecco cosa sta accadendo.

Allarme Huggy Wuggy lanciato dalla polizia: perché può essere pericoloso per i bambini

Un pupazzo blu che può terrorizzare i bambini. Huggy Wuggy è un pupazzo blu apparentemente innocuo, ma che nasconde denti aguzzi e il cui unico scopo è quello di abbracciare i bambini fino a stritolarli. Huggy Wuggy è in realtà un personaggio del videogame Poppy Playtime, un horror escape room vietato ai minori di 13 anni.

Ormai diventato virale, Huggy Wuggy è diventato l’oggetto di canzoncine e di numerosi contenuti collaterali, i quali molto spesso arrivano anche sugli schermi dei più piccoli a causa di Youtuber che adoperano il pupazzo nei loro contenuti. Il caso più eclatante è stato quello dei Me contro Te, che hanno reso il pupazzo virale anche tra i più piccoli in Italia.

Onnipresente sul web, i video di Huggy Wuggy possono avere degli effetti collaterali sui bambini più piccoli, i quali ancora non riescono a distinguere tra realtà, fantasia (o orrore). Il rischio è quindi quello che dopo aver visto numerosi video, i bambini rimangano turbati o peggio. È questo l’allarme lanciato dalla Polizia Postale, invitando i genitori a prestare la massima attenzione a ciò che i bambini guardano navigando sul web.

Davanti a una simile notizia è naturale domandarsi cosa sia Huggy Wuggy e perché è così pericoloso. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Chi è Huggy Wuggy: il fenomeno social e la polemica dei “Me contro Te”

Huggy Wuggy è il personaggio di un videogioco dell’orrore consigliato ai ragazzi dai 13 anni in su. Eppure, da personaggio orrorifico si è giunti in poco tempo al pupazzo con i denti aguzzi acquistato anche da bambini delle scuole materne, prova tangibile di quanto il peluche sia ormai diventato virale.

Numerosi sono i contenuti collaterali creati appositamente dai fan per il personaggio, tra questi anche una canzoncina inquietante: “Potrei abbracciarti per sempre, finché non espiri il tuo ultimo respiro insieme”, “Sarò li presto, affonderò i denti e sarai consumato”. Una canzone che è in realtà promessa di eventi funerei e paurosi per i più piccoli.

Huggy Wuggy non è solo virale, in Italia il problema è stato amplificato dalla presenza di Huggy Wuggy sul canale YouTube dei Me contro Te, ovvero Luigi Calagna e Sofia Scalia, la coppia di successo che dai video su YouTube è passato al grande schermo, con 3 film e accessori di merchandising di ogni genere. Numerosi sono infatti i video con protagonista Huggy Wuggy sulla loro piattaforma, mostrando sia le immagini del videogame che il pupazzo del personaggio.

Dopo aver fatto notare che il prodotto non è adatto ai bambini più piccoli, i Me contro Te hanno deciso di rimuovere quei video dal loro canale.

Huggy Wuggy: qual è il pericolo per i bambini?

Da personaggio di un videogioco horror a pupazzo per i bambini delle materne. La Polizia Postale ha lanciato l’allarme sui contenuti dedicati ad Huggy Wuggy. Il pupazzo blu dai denti aguzzi spaventa i bambini perché è un personaggio horror che vuole uccidere il protagonista del videogioco, con i quali i bambini si identificano.

Ci sono paure che sono fisiologiche, penso soprattutto alla paura del buio - ha spiegato l’esperta della polizia postale, la psicologa Cristina Bonucchi - Ma se vengono stimolate da fenomeni come questo il rischio è di avere dei bambini molto spaventati”. Bambini terrorizzati per un prodotto che è fondamentalmente creato per un’attività ludica rivolta a fasce di età più mature. Una prolungata esposizione a contenuti di questo video potrebbe rendere difficile la gestione di una paura del buio che si trasforma in “paura di Huggy Wuggy”.

Il problema di Huggy Wuggy e la sicurezza sul web: soluzioni

Occorre sensibilizzare le famiglie affinché prestino più attenzione a ciò che i più piccoli guardano, navigando su Internet. È questo lo scopo della Polizia Postale come spiegato dal capo Ivano Gabrielli, il quale ha ricordato che il compito della Polizia Postale è proprio quello di “prevenire fenomeni che possono portare ad atti di autolesionismo o che sfocino in forme di pericolosità sociale”.

L’unica soluzione secondo Gabrielli non è nel contrasto ma nell’attenzione. Il consiglio, quindi, è quello di navigare insieme ai figli per capire cosa guardino in rete, o ancora quali sono gli argomenti che visualizzano e accompagnarli nella scelta. Questa – ha spiegato il capo della Postale - è in realtà una competenza necessaria che il genitore deve sviluppare per accompagnare i più piccoli e proteggerli da contenuti potenzialmente pericolosi.

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