Air Italy: cosa succede? Tutto quello che c’è da sapere

Violetta Silvestri

13/02/2020

13/02/2020 - 15:24

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Air Italy in piena crisi: cosa succede? Tutto quello che c’è da sapere sulla compagnia per la quale è stata dichiarata la messa in liquidazione.

Air Italy: cosa succede? Tutto quello che c’è da sapere

La crisi di Air Italy è sotto osservazione in questi giorni. La compagnia aerea ha già dichiarato la messa in liquidazione, aprendo un nuovo dossier sul tavolo del ministero dello Sviluppo Economico.

Il futuro resta piuttosto incerto per la compagnia, che ha già ordinato il fermo tecnico dei suoi voli e si appresta a trovare soluzioni per chi ha acquistato i biglietti. Non ci sarebbero, quindi, i margini per tornare all’operatività. Intanto, il Governo ha preso atto della situazione e sta cercando mediazioni per scongiurare lo scenario peggiore, soprattutto per i lavoratori.

Per capire cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni e come Air Italy è arrivata alla liquidazione, ecco cosa c’è da sapere sulla crisi della compagnia.

Air Italy: come la compagnia è finita in liquidazione

Air Italy ha inaugurato i voli il 1 marzo 2018, quando la compagnia ha iniziato il suo business dalla ormai estinta Meridiana. Il piano industriale si presentava promettente nel settore low cost: 50 aerei nuovi, 1.500 assunzioni, 10 milioni di viaggiatori e rotte intercontinentali.

L’ambizione della società sembrava essere ben sostenuta da Qatar Airways, un’azienda solida e importante, in possesso del 49% della quota societaria. Il 51%, invece, era di Alisarda.

Negli anni, però, gli obiettivi della compagnia non sono stati raggiunti. La flotta non ha visto gli incrementi sperati, restando ferma a 11 aerei nel gennaio 2020, alcune rotte sono state chiuse o sono rimaste operative soltanto in alcune stagioni.

Inoltre, sul bilancio hanno iniziato a pesare l’acquisto di 3 Boeing 737 Max rimasti fermi e le difficoltà delle rotte tra la Sardegna e l’Italia. I costi per l’azienda, quindi, sono aumentati fino a causare un buco milionario, di circa 200 milioni di euro.

Il mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi del piano espansionistico iniziale ha generato una crisi e un calo di fatturato stimato del 60% che non si è riusciti a riparare.

L’azionista Qatar Airways, intenzionato ad investire, non ha potuto aumentare la sua quota, per non violare la legge europea che avrebbe tolto la licenza di compagnia dell’UE alla società.

Il Consiglio di Amministrazione, prendendo atto dell’inesistenza di azionisti disposti ad entrare in società, ha quindi deciso di sciogliere la compagnia e di dichiarare la messa in stato di liquidazione nella riunione del giorno 11 febbraio 2020.

Air Italy in liquidazione: cosa succede adesso?

Innanzitutto la compagnia ha fermato i voli già a partire dall’11 febbraio. Fino al 25 febbraio saranno garantite le attività programmate e prenotate dagli utenti attraverso veicoli di altre società.

Dopo tale data, invece, i biglietti acquistati verranno rimborsati. Anche chi deciderà di non partire più con un volo già prenotato entro il 25 febbraio potrà usufruire di un sistema di disdetta e rimborso.

Sul fronte delle trattative per evitare l’inizio ed il completamento dell’annunciata procedura di liquidazione, il Governo ha iniziato a trattare e a cercare soluzioni per favorire la continuazione delle attività. A rischio ci sono circa 1.500 posti di lavoro.

La situazione dei lavoratori di Air Italy

I lavoratori coinvolti nella crisi della compagnia sono 1.450. Per loro, al momento, non ci sono prospettive certe. I liquidatori sono stati già nominati e dovranno innanzitutto provvedere alle passività dei dipendenti.

La prossima settimana il Governo si incontrerà con i responsabili designati per la liquidazione, i sindacati e i rappresentanti delle due regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia. Mettere in sicurezza i lavoratori con ammortizzatori sociali e potenziali soluzioni per evitare il licenziamento è la priorità dell’esecutivo.

Il ruolo del Governo nella crisi della compagnia

I ministri dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e dei Trasporti Paola De Micheli hanno preso visione della situazione societaria e inaugurato un tavolo di confronto per affrontare la crisi.

I due rappresentanti dell’esecutivo non hanno nascosto una certa irritazione e sorpresa dinanzi alla decisione repentina della messa in liquidazione. Ora l’obiettivo del Governo è scongiurare questo epilogo e mettere in garanzia i dipendenti a rischio.

Come affermato da Patuanelli, l’obiettivo è posticipare e prolungare il più possibile l’operatività della compagnia. Uno spiraglio potrebbe arrivare dalla presenza di aziende interessate alla compagnia.

Quale futuro per Air Italy? Spiragli da Ryanair

Il futuro della compagnia appare appeso ad un filo. Non ci sono ancora aggiornamenti importanti su eventuali proposte di salvataggio o soluzioni concrete per evitare la liquidazione.

Ci sarebbe una proposta da parte di Ryanair, ancora da ufficializzare. Si ipotizza un interesse verso gli slot che saranno disponibili in molti aeroporti italiani, come già aveva tentato di operare con Alitalia. Secondo alcuni analisti, potrebbe addirittura arrivare una proposta più concreta da parte dei vertici irlandesi nei confronti dei liquidatori.

Le prossime ore saranno decisive per capire con maggiore chiarezza i prossimi passi avanti nella vicenda della crisi Air Italy.

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