Aggiornamento Reddito di Cittadinanza: come si fa e perché è importante

Antonio Cosenza

3 Aprile 2021 - 09:29

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In determinate condizioni è necessario procedere ad un aggiornamento del Reddito di Cittadinanza. Ecco quando è fondamentale farlo.

Aggiornamento Reddito di Cittadinanza: come si fa e perché è importante

Reddito di Cittadinanza: oggi vogliamo parlarvi dell’importanza dell’aggiornamento delle informazioni comunicate al momento della domanda.

Non è assolutamente detto, infatti, che la situazione presente al momento della domanda persista anche nel periodo di fruizione del beneficio economico ed è per questo che in alcuni casi può essere necessario l’aggiornamento del Reddito di Cittadinanza, il quale potrebbe portare anche ad un ricalcolo del beneficio.

Ogni anno l’aggiornamento del Reddito di Cittadinanza viene imposto dall’Inps: entro il 31 gennaio, infatti, è necessario rinnovare l’Isee per continuare a percepire il beneficio. In questo modo si aggiornano le informazioni riferite a redditi e patrimoni, sulla base delle quali l’Inps effettua un ricalcolo dell’importo. È il motivo per cui da febbraio c’è stato un aggiornamento della cifra erogata.

Ma in alcuni casi è obbligatorio effettuare un aggiornamento anche nel corso dell’anno e, a seconda delle informazioni che si vanno a comunicare all’Inps, c’è una procedura diversa da seguire.

Reddito di Cittadinanza: aggiornamento dei recapiti e dell’indirizzo

Quando si presenta domanda per il Reddito di Cittadinanza è importante comunicare dei recapiti corretti.

Numero di telefono ed email comunicati, infatti, verranno utilizzati dal Centro per l’Impiego per le convocazioni future; per chi non si presenta non ci sono giustificazioni, in quanto la normativa obbliga i beneficiari a fornire - e controllare - dei contatti aggiornati. Non ci si potrà, quindi, giustificare dicendo che la comunicazione non è stata ricevuta in quanto nel contempo il numero di telefono è cambiato.

Per questo motivo è necessario aggiornare i contatti quando si cambia numero di telefono, o la mail. La procedura su come fare è stata comunicata dall’Inps solamente qualche mese fa, con il messaggio 1983/2020. Nel dettaglio, la modifica può essere fatta presentando la richiesta presso le strutture territoriali Inps: ovviamente in periodo di pandemia non è opportuno presentarsi in sede, quindi l’aggiornamento può essere effettuato inviando una PEC.

Reddito di Cittadinanza: aggiornamento del richiedente

Anche se il Reddito di Cittadinanza è percepito da tutti i componenti del nucleo familiare, è il solo richiedente ad essere autorizzato ad utilizzare la carta acquisti. Ci si chiede, quindi, cosa succede qualora sussista la necessità di comunicare all’Inps un cambio del titolare della carta.

La procedura è la stessa di quella prevista per l’aggiornamento dei contatti: bisogna, quindi, inviare una PEC alla struttura Inps competente sul territorio e allegando l’idonea documentazione (ossia un previo possesso di idonea documentazione, ovvero di un documento di identità in corso di validità, del codice fiscale e di ogni altra documentazione che attesti la necessità di modifica dei dati (ad esempio, provvedimento di nomina di un tutore), dichiarati all’atto della domanda o intervenuti successivamente.

Reddito di Cittadinanza: aggiornamento del nucleo familiare

Il cambio del titolare della carta potrebbe essere necessario, ad esempio, in caso di variazione del nucleo familiare. La normativa, infatti, obbliga all’aggiornamento del nucleo familiare comunicato al momento della domanda nel caso in cui intercorrano delle variazioni nei componenti.

Il tal caso, per il nucleo familiare vi è l’obbligo di comunicare la situazione aggiornata entro due mesi dalla variazione. Come fare? Basta presentare un nuovo Isee e - ma solo nel caso in cui la variazione non dipenda da nascita o morte - una nuova domanda del Reddito di Cittadinanza.

Aggiornamento della situazione lavorativa (e non solo)

Ci sono poi una serie di situazioni aggiornate che vanno comunicate all’Inps utilizzando il modello Sr181, Com Esteso. Nel dettaglio, questo va utilizzato per aggiornare la situazione reddituale e patrimoniale, ad esempio per comunicare:

  • avvio di un’attività lavorativa come lavoratore dipendente (vale per ogni membro del nucleo familiare);
  • avvio di un’attività lavorativa come lavoratore autonomo (vale per ogni membro del nucleo familiare);
  • acquisto di un’immobile che comporta il superamento della soglia patrimoniale prevista dalla normativa (30.000,00€, con l’esclusione della prima casa);
  • dimissioni, eccetto che quelle per giusta causa (vale per tutti i componenti del nucleo);
  • sopravvenienza, nel nucleo familiare, successivamente alla domanda, di componenti in stato detentivo o ricoverati in istituti di cura.

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