La produzione elettrica da gas in Olanda crolla a livelli record: il paese guida la transizione energetica europea con rinnovabili in crescita e prezzi stabili, sfidando il mercato del gas.
Negli ultimi anni, l’Olanda ha registrato un drastico calo nell’uso del gas naturale per la produzione di elettricità, toccando nel 2025 i minimi storici. Questo fenomeno rappresenta un campanello d’allarme per i grandi esportatori di gas come Stati Uniti, Russia e Qatar, che guardano all’Europa come un mercato chiave per la vendita di GNL e forniture via gasdotto.
Il cuore commerciale di questo mercato è il Title Transfer Facility (TTF) nei Paesi Bassi, il principale hub europeo per il prezzo di riferimento del gas. Tuttavia, nonostante il suo ruolo centrale, l’Olanda ha compiuto una svolta decisa verso le energie rinnovabili, riducendo in modo aggressivo l’uso del gas sin dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.
Secondo i dati dell’energy think tank Ember, nella prima metà del 2025, le centrali a gas hanno generato solo un terzo dell’elettricità olandese, a fronte di oltre il 50% durante il periodo 2000-2020. Un cambiamento epocale.
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