La storia di successo di Michelle Hu, un’imprenditrice che a 29 anni ha lasciato il lavoro per dedicarsi al suo brand. Oggi l’azienda punta a superare i 10 milioni di dollari di fatturato.
Non è mai troppo tardi per cambiare strada. A 29 anni, l’imprenditrice australiana Michelle Hu ha lasciato il suo lavoro a tempo pieno per fondare Etoile, un brand di trousse e specchi che oggi punta a superare i 10 milioni di dollari di fatturato. Da sempre appassionata di cosmesi, nel 2016 Hu ha deciso di trasformare il suo hobby in una fonte di guadagno.
Questa esigenza è nata da un’illuminazione avuta una mattina come tante, mentre l’aspirante imprenditrice si preparava per andare al lavoro. Hu si è resa conto che nel suo bagno regnava il caos. Tra cosmetici nascosti nei cassetti e una scarsa illuminazione per truccarsi, il suo rituale di bellezza era diventato frustrante. In quel momento è nata l’idea portante di Etoile: portare ordine e calma nella “beauty routine” delle persone.
I primi passi e gli investimenti iniziali
L’attività è partita con un budget molto contenuto, meno di 500 dollari (circa 434 euro). Hu, che all’inizio lavorava ancora, ha creato in un giorno il profilo Instagram di Etoile, si è registrata sull’e-commerce Shopify e ha ottenuto l’Australian Business Number (ABN) del marchio. Anche il primo ordine d’acquisto è stato relativamente modesto. L’imprenditrice ha investito meno di 2.000 dollari per l’acquisto di circa 50 trousse in acrilico. Ma da quel piccolo inizio, Etoile è riuscito a crescere rapidamente grazie a una visione chiara e a un forte senso estetico.
Tra gli strumenti che hanno contribuito al successo del brand, si è rivelato cruciale l’utilizzo di Shopify, piattaforma di e-commerce canadese in abbonamento che consente di creare e gestire un negozio online senza la necessità di competenze di programmazione. Nel corso del tempo, Hu si è resa conto dell’utilità del sito che, grazie alla sua facilità d’uso e alla scalabilità del sistema, si è dimostrato uno strumento ideale per l’espansione di un’attività online.
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Gli errori e le sfide affrontate
Uno degli errori più significativi commessi nei primi tempi è stato quello di sottovalutare l’importanza della fotografia professionale per la vendita dei prodotti di Etoile. Convinta di poter gestire tutto da sola, l’imprenditrice utilizzava la macchina fotografica del padre e un semplice lenzuolo bianco come sfondo. Il risultato, tuttavia, non era all’altezza degli standard richiesti dal mercato e, con il tempo, Hu si è resa conto di quanto fosse importante dare al suo brand un’identità visiva curata nei minimi dettagli, capace di invogliare i clienti e influenzarne la percezione.
Tra gli episodi più memorabili, Etoile è stata al centro di una controversia legata a una partita di specchi da trucco illuminati. Alcuni clienti avevano segnalato che una fastidiosa luce blu restava accesa anche dopo che lo specchio veniva spento. Dopo un’indagine, si è scoperto che uno dei fori posteriori non era stato coperto correttamente. Hu si è trovata così costretta a disimballare, riparare e reimballare manualmente 200 specchi.
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L’arrivo del successo e l’espansione internazionale
Quando, alla fine del 2018, la fondatrice ha lasciato definitivamente il suo lavoro nel settore finanziario per dedicarsi full time a Etoile, l’azienda registrava un fatturato mensile di circa 13.000 dollari. Nel 2022 è arrivato il punto di svolta, quando Hu ha deciso di trasferirsi a New York per espandere il brand negli Stati Uniti. Oggi, grazie a quella scelta, Etoile punta a superare i 10 milioni di dollari di fatturato, un traguardo che ha segnato la trasformazione da piccola attività secondaria a impresa internazionale di successo.
Ciò che la fondatrice ama di più della gestione del suo business è la possibilità di muoversi tra creatività e logica, spaziando dal content marketing alla pubblicità digitale, dalla pianificazione delle campagne alla strategia dei prezzi e alla gestione della domanda.
Per Hu, il suggerimento più prezioso per chi sogna di avviare la propria attività imprenditoriale è semplice ma essenziale: conoscere l’economia del proprio settore di riferimento. Non basta considerare solo il costo del prodotto, ma vanno sempre tenute a mente le spese fondamentali relative all’imballaggio, al trasporto e alle commissioni. Solo attraverso una piena comprensione dei numeri si può garantire la sostenibilità del business. I contenuti sono il cuore pulsante di un brand, ma è la gestione finanziaria accurata a mantenerlo vivo e in crescita.
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