Zona Euro: volano le imprese ad agosto, ma non in Italia. Dati PMI Markit

Federica Agostini

4 Settembre 2013 - 11:46

Zona Euro: volano le imprese ad agosto, ma non in Italia. Dati PMI Markit

È stato un agosto di sprint per le imprese dell’Eurozona che hanno segnato i livelli maggiori dal mese di giugno 2011. A confermarlo sono gli indici PMI rilasciati quest’oggi dall’Istituto Markit, dati che incoraggiano a supporre la ripresa economica del blocco dei 17.

L’indice PMI composito rilasciato quest’oggi potrebbe, tra l’altro, inoltre essere un incentivo per la Banca Centrale Europea a lasciare invariati i tassi di interesse al prossimo meeting che si svolgerà domani.

Agosto d’oro per le imprese dell’Eurozona

Nel mese di agosto, l’indice che misura l’attività delle aziende ha riportato un valore di 51.5 punti, in aumento rispetto ai 50.5 del mese di luglio. Secondo Chris Williamson, capo economista Markit, "il recupero economico dell’Eurozona sembra essere sempre più consistente, con più settori e paesi che riescono ad emergere dalla recessione."

Tuttavia, ha poi aggiunto Williamson, nonostante il generale miglioramento del quadro economico, la crescita continua ad essere modesta. Inoltre, continuano ad essere quanto mai evidenti le differenze tra le economie più grandi del blocco dell’Euro.

L’indice composito relativo alla Germania, economia motrice dell’Eurozona, ha registrato il valore più alto degli ultimi 7 mesi (53.5), mentre quello della Francia, seconda economia più grande del blocco, è sceso da 49.1 a 48.8.

L’indice PMI composito relativo alla zona Euro può essere considerato come un buon misuratore di crescita e secondo lo stesso Williamson, allo stato attuale è possibile supporre che per il trimestre corrente l’Eurozona registri una crescita dello 0.2%.

Settore dei servizi, l’Italia rimane indietro

Per quanto riguarda il settore dei servizi, dominante nelle tre economie più grandi del blocco, l’istituto Markit ha rilevato un importante aumento relativo alla zona Euro. L’indice è infatti passato, per la prima volta dall’inizio del 2012, dalla zona di contrazione (inferiore a 50 punti) a quella di espansione (superiore a 50), registrando un valore di 50.7, contro i 49.8 punti del mese di luglio.

Male invece per l’Italia, dove il settore dei servizi continua ad essere in contrazione. È stato infatti rilevato un valore di 48.8 punti, con un aumento minimo rispetto al mese di luglio (48.7) e inferiore all’aumento stimato dagli economisti (49.2). Per questo motivo, le proiezioni Markit continuano ad indicare un ulteriore periodo di contrazione nel trimestre corrente.

Occupazione e BCE

Nonostante un generale miglioramento registrato nelle aspettative e nell’ottimismo delle imprese, tanta fiducia non è ancora sufficiente perché le aziende inizino ad assumere a pieni regimi, anzi nell’Eurozona è stato registrato il ventesimo mese consecutivo di riduzioni del personale.

"Dato il continuo diminuire dei posti di lavoro, è sempre più verosimile che l’obiettivo principale della BCE diventi quello di rassicurare i mercati che i tassi di interesse non verranno aumentati nel prossimo futuro" Chris Williamson, 4 settembre 2013

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