L’attuale numero uno della Federal Reserve non farà parte del board dei governatori sotto la presidenza Powell, scrivendo una lettera di dimissioni a Trump.
Janet Yellen non farà parte del board dei governatori della Fed, nonostante fosse suo diritto esserlo fino al 2024. Una decisione personale, ufficializzata da una lettera inviata al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ora dovrà nominare un sostituto, vista la casella lasciata vuota.
Janet Yellen lascia il board dei governatori della Fed
La donna che ha dominato l’attenzione della politica monetaria americana negli ultimi quattro anni uscirà di scena, non appena Jerome Powell giurerà come nuovo presidente della Federal Reserve.
Nella sua lettera l’attuale leader della Fed ha garantito di fare tutto il possibile per rendere la transizione agevole, spendendo poi buone parole sull’impegno che dimostrerà il suo successore.
Janet Yellen parla della Fed come di un’istituzione forte che lei ha avuto l’onore e il privilegio di guidare. Fu nominata nel 2014 da Barack Obama presidente della Federal Reserve, dopo esserne stata il vicepresidente dal 2010, quando in carica c’era Ben Bernanke.
Democratica e aspramente criticata durante la campagna elettorale di Donald Trump dalla sua parte non è rimasta sorpresa da una sua riconferma, sebbene dopo l’insediamento alla Casa Bianca il tono del nuovo inquilino fosse totalmente diverso rispetto a quando era solo un candidato.
In che stato Janet Yellen lascia la Fed?
Nella sua lettera di dimissioni al presidente Trump, l’attuale numero 1 ripercorre alcuni successi che l’economia statunitense e la Federal Reserve hanno compiuto.
Ella è grata grata che l’economia sia in crescita e che sono stati creati 17 milioni di posti di lavoro, sostiene inoltre che i prezzi sono stabili.
Nel suo mandato ella ha iniziato la riduzione del bilancio che ha raggiunto quota 4.500 miliardi di dollari per la crisi passata. Riduzione che ha subito un’accelerata durante gli ultimi mesi, come visto dai verbali del FOMC.
I tassi di interesse erano a +0,25% nel momento del suo insediamento nel 2014 e sono stati gradualmente aumentati. Il primo avvenne nel dicembre del 2015 (+0,50%), il secondo esattamente un anno dopo, nel dicembre del 2016, che ha portato i tassi a +0,75%.
Nel 2017 in programma vi erano 3 aumenti, di cui 2 sono stati realizzati a marzo (+1,00%) e a giugno (+1,25%), mentre il terzo e ultimo dovrebbe avvenire con molta probabilità il prossimo mese (+1,50%).
Janet Yellen nella sua lettera si è dimostrata orgogliosa dei risultati raggiunti ed è consapevole che il cammino di crescita non è finito qui. Infatti ammonisce Trump che sarà necessario monitorare e rispondere prontamente alle emergenti minacce che colpiranno la stabilità economica e finanziaria.
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