Un anno e mezzo da dimenticare per la terza banca statunitense: prima i conti fasulli, poi le assicurazioni auto e ora il settore patrimoniale nel mirino delle autorità federali
Nuovi guai per Wells Fargo. La terza più grande banca statunitense finisce nuovamente al centro di uno scandalo negli ultimi 18 mesi.
Dopo la vicenda dei conti fasulli e altre rivelazioni dannose riguardo al trattamento riservato ai clienti in una vasta gamma di settori, dai conti bancari ai prestiti auto, ora nel mirino delle autorità federali finisce il comparto del wealth-management per presunte raccomandazioni inappropriate ai clienti.
Il nuovo scandalo
Al centro della vicenda c’è dunque, il settore degli investimenti e della gestione patrimoniale, che finora era uscito indenne dai problemi che nell’ultimo anno e mezzo hanno travolto Wells Fargo.
Il Dipartimento di Giustizia ha, infatti, incaricato la banca di condurre un’inchiesta interna dopo aver ricevuto - da parte di soggetti ben informati - segnalazioni su presunti irregolarità nella vendita.
In particolare, le autorità federali stanno esaminando possibili “referenze o raccomandazioni inappropriate” presso la divisione, che conta circa 35.000 dipendenti e circa 1,9 miliardi di dollari in attività in gestione.
Wells Fargo ha fatto sapere l’attività di indagine interna è nelle sue fasi iniziali, aggiungendo che sono stati rilevati casi di applicazione di tariffe errate.
Inoltre, rispondendo alle richieste delle agenzie federali, il consiglio di amministrazione della banca ha evidenziato che sta valutando “se ci sono state segnalazioni o raccomandazioni inappropriate”.
I conti fasulli
Il nuovo, duro colpo al gigante finanziario americano arriva a breve distanza di tempo dalle sanzioni comminate dalla Federal Reserve, che ha messo un tetto alla crescita delle attività della banca e costretto Wells Fargo a procedere, entro la fine dell’anno, alla sostituzione di quattro membri del cda. Caduta anche la testa dell’ex amministratore delegato, John Stumpf.
Le severissime restrizioni sono state la conseguenza dello scandalo dei conti fasulli che aveva fatto luce sull’apertura di circa 3,5 milioni di conti della banca senza l’autorizzazione dei clienti. L’episodio è costato, inoltre, una multa da 185 milioni di dollari a Wells Fargo.
Prima di lasciare la presidenza della Fed a Jarome Powell, Janet Yellen aveva ribadito che la banca non avrebbe potuto incrementare la sua dimensione totale delle attività fino a quando non avesse migliorato la sua governance e i suoi controlli. Una decisione, questa, che non era mai stata presa e che anche Powel ha confermato.
Altri scandali
Wells Fargo, dopo la storia dei conti fasulli, è stata accusata anche di aver stipulato polizze assicurative a insaputa dei clienti della divisione prestiti auto. Una battuta d’arresto alle attività finanziaria della banca che è costata 80 milioni in rimborsi agli oltre 570mila clienti coinvolti.
Secondo l’istituto di San Francisco, lo scandalo dei conti fasulli e i gli altri problemi che l’hanno coinvolto, potrebbero tradursi in una riduzione dei profitti fino a 400 milioni solo quest’anno. Una cifra evidentemente destinata a ulteriori correzioni viste le ultime vicende.
Le continue rivelazioni a danno della banca, hanno portato i democratici del comitato per i servizi finanziari della Camera a redigere un rapporto ferocissimo contro Wells Fargo, arrivando a chiederne la chiusura a seguito dei ripetuti reati commessi a danno dei consumatori.
Al momento, Powell, si è limitato a garantire il suo impegno nel mantenimento delle dure prescrizioni che la Fed ha imposto.
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