Voluntary disclosure, il prossimo 1 gennaio 2015 scatta l’entrata in vigore della legge sul rientro dei capitali illecitamente detenuti all’estero. Ma quali sono le date fondamentali da ricordare? In tutto, cinque: ecco quali.
Voluntary disclosure, dopo il recente via libera da parte di Palazzo Madama della legge sul rientro dei capitali illecitamente detenuti all’estero in molti sono consapevoli che dal 1 gennaio del 2015 sarà possibile aderire alla procedura di collaborazione volontaria. Ma non è l’unica data importante da segnalare per chi fosse interessato alla norma: ecco 5 appuntamenti da segnare sul calendario per essere sicuri di non sbagliare nulla.
Il 17 dicembre del 2014: ovvero ieri, quando la legge n. 186 del 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale;
il 1 gennaio del 2015: la già citata data di entrata in vigore della legge n. 186 del 2014;
il 31 gennaio del 2015: data entro la quale l’Agenzia delle Entrate dovrà emanare il provvedimento attuativo, incluse le disposizioni specifiche per i residenti a Campione d’Italia (forse già all’interno dello stesso testo, oppure in un altro predisposto ad hoc);
il 2 marzo del 2015: data entro la quale l’Italia dovrà stipulare accordi con i Paesi della Black List (come, ad esempio, la Svizzera) in modo da consentire scambi di informazioni secondo gli standard fissati dall’Ocse. Tali accordi consentirebbero, per i patrimoni detenuti in quegli Stati, la riduzione delle sanzioni da quadro Rw al 3 per cento annuo (al posto del 6 per cento), oltre al mancato raddoppio dei termini di accertamento e delle sanzioni sulle imposte (come stabilito dal dl n. 79 del 2009);
il 30 settembre del 2015: termine ultimo per l’attivazione della procedura di Voluntary disclosure tramite presentazione dell’apposita istanza all’Ucifi.
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