Vittime di mafia come le vittime di terrorismo: M5s presenta un Ddl che ne equipara i diritti

Isabella Policarpio

31 Maggio 2019 - 17:02

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Il senatore 5 stelle, Fabrizio Trentacoste, ha depositato un Ddl che estende ai familiari delle vittime di reati di stampo mafioso gli stessi diritti delle vittime di terrorismo. I dettagli.

Vittime di mafia come le vittime di terrorismo: M5s presenta un Ddl che ne equipara i diritti

Depositato in Senato un Ddl che equipara le vittime di mafia alle vittime di terrorismo. Il testo proviene dall’iniziativa di Fabrizio Trentacoste, senatore del Movimento 5 stelle.

Il Ddl, presentato il 30 maggio 2019, è già stato assegnato alla Prima Commissione permanente Affari Costituzionali del Senato, e sarà oggetto di discussione per i prossimi 60 giorni sulla piattaforma Rousseau.

In pratica, si tratta di 4 articoli che estendono i diritti dei familiari delle vittime di mafia a quelli dei familiari delle vittime di stragi e terrorismo, mettendo fine ad una ingiustificata disparità di trattamento.

Vittime di mafia come le vittime di terrorismo: ecco il Ddl che ne equipara i diritti

Il senatore Fabrizio Trentacoste (esponente del Movimento 5 stelle) ha presentato in Senato un Ddl che prevede l’equiparazione tra vittime di reati di stampo mafioso e di terrorismo, per porre fine ad un ingiustificata disparità di trattamento.

Se il Ddl venisse approvato, i familiari delle vittime di mafia avrebbero gli stessi diritti di quelli delle vittime di reati terroristici.

Il testo è già stato assegnato alla Prima Commissione permanente Affari Costituzionali in Senato ed è soggetto, a partire da ieri - 30 maggio 2019 - di una discussione sulla piattaforma di democrazia partecipativa Rousseau. L’argomento potrà essere discusso e commentato per i prossimi 60 giorni, accedendo alla voce Lex Parlamento.

Ddl vittime di mafia: cosa prevede il testo

Il Ddl presentato da Trentacoste si compone di 4 articoli:

  • l’articolo 1 estende alle vittime di mafia le nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi, contenute nella legge n. 206 del 3 agosto 2004, compiendo la totale equiparazione tra le vittime del terrorismo e quelle della criminalità organizzata di stampo mafioso;
  • l’articolo 2 stabilisce il limite del secondo grado di parentela per l’ottenimento dei benefici previsti, esattamente come accade per le altre categorie di vittime. In questo modo il testo da una parte contiene le richieste istruttorie mirate ad escludere dai benefici previsti in favore dei superstiti delle vittime della criminalità organizzata i soggetti nei cui confronti siano state applicate misure di prevenzione o indagati per uno dei delitti di cui all’articolo 51, comma 3, del Codice di procedura penale, dall’altra risponde alla necessità di sostegno
  • o economico dei familiari delle vittime;
  • l’articolo 3 indica la copertura finanziaria per estendere i benefici economici;
  • l’articolo 4 con le disposizioni sull’entrata in vigore della legge.

Il disegno di legge di Trentacoste pone le sue basi sul dettato dell’articolo 3 della Costituzione, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Il testo, infatti, si propone di garantire l’uguaglianza sostanziale di fronte alle Istituzioni, eliminando la disparità di trattamento tra le vittime di mafia e quelle di stragi o terrorismo di altra natura.

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