Vinitaly, i numeri record dell’edizione 2019

Elisabetta Scuncio Carnevale

7 Aprile 2019 - 16:25

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Inaugurato oggi Vinitaly 2019, 53^ edizione per il Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona

Vinitaly, i numeri record dell’edizione 2019

Il Vinitaly 2019 è il più grande di sempre. Il 53° Salone internazionale dei vini e dei distillati ha aperto i battenti con numeri in crescita, raggiungendo un traguardo storico per espositori e superficie.

Il sold out si è registrato nel mese di novembre, quando tra gli stand era già tutto esaurito. Questo nonostante l’incremento della superficie espositiva che, per questa occasione, ha raggiunto per la prima volta i 100.000 metri quadrati.

Vinitaly, numeri da record per l’edizione 2019

Business, top tasting, oltre 18mila etichette e 4520 aziende impegnate in incontri b2b con buyer provenienti da tutto il mondo. Sono stati oltre 130 i nuovi espositori diretti, a cui si uniscono quelli indiretti e i rappresentati, che portano il numero totale di aziende presenti in questa edizione di Vinitaly a quota 4.600. Gli espositori provengono da 35 nazioni dei 5 continenti. Sono i numeri da record del 53° Salone internazionale dei vini e dei distillati in corso a Verona che ha visto la partecipazione di esponenti politici, tra cui anche il vicepremier Matteo Salvini.

Per l’edizione Vinitaly 2019 sono stati selezionati e invitati buyer da 50 paesi di tutto il mondo, una scelta che conferma l’interesse della rassegna veronese a indagare nuove aree, soprattutto quelle dei mercati asiatici. La domanda globale di vino dell’Asia Orientale, ad esempio, vale oggi 6,45 miliardi di euro di import, con un aumento, negli ultimi dieci anni, del 227% (un tasso annuo di
crescita del 12,6%).

Almeno è quanto emerge dalla fotografia immortalata dall’analisi Asia: la lunga marcia del vino italiano, a cura dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor presentata oggi. Secondo lo studio, il vino parla sempre più asiatico, e a dialogare con il continente giallo sono in particolare i francesi, Australia e Cile che beneficiano di una politica dei dazi favorevole.

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Non solo estero, l’Osservatorio Vinitaly ha analizzato anche le tendenze dei consumatori italiani. Se è vero che il vino rosso rimane il favorito a tavola, Roma predilige molto più vino bianco (25% rispetto al 18% della media italiana), mentre a Napoli sono più graditi i rossi. Milano ama di più le bollicine: lo spumante presenta punte di consumo ben superiori alla media. I rosati sono molto apprezzati nei capoluoghi meneghino e partenopeo.

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