Deal is done! Accordo raggiunto! E’ così che Van Rompuy annuncia su Twitter che il vertice sul bilancio UE per il settennio 2014-2020 si è concluso con un buon risultato, nonostante ieri, come annunciato dalla Merkel, le posizioni dei 27 Paesi erano ancora lontane. Van Rompuy ha parlato di un “bilancio equilibrato e orientato alla crescita, che ha dimostrato il senso di responsabilità collettivo”. L’accordo prevede una soglia massima di spesa pari a 960 miliardi di euro per gli impegni e 908,4 per i pagamenti.
Monti ha così commentato il successo raggiunto: “L’italia nel complesso ottiene un’assegnazione di fondi aggiuntivi di 3,5 miliardi di euro sui 7 anni, rispetto alla prima proposta di Van Rompuy di novembre”. Il nuovo bilancio rappresenta “un miglioramento molto significativo se lo si confronta con il saldo di altri Stati membri che sono come noi contribuenti netti. Il bilancio UE 2014-2020 prevede 400 milioni per l’occupazione giovanile in larga misura nel Mezzogiorno”.
Di tutt’altra posizione invece Martin Schulz, il presidente del Parlamento europeo, che ha espresso un giudizio alquanto negativo: “Non posso immaginare che il Parlamento approvi un bilancio che crea deficit. Rischiamo il fiscal cliff”.
Europa
L’accordo raggiunto e le notizie provenienti da New York circa il deficit commerciale, sceso a 38,5 miliardi di dollari a dicembre, rispetto ai 48,6 miliardi di novembre, fanno muovere i listini europei su un terreno positivo. La regina d’Europa è Madrid che, nonostante le voci dello scandalo sulla corruzione di Rajoy, guadagna l’1,97%, seguita da Parigi a quota +1,27% e Piazza Affari, che registra un rialzo dell’1,24%. Buona anche la prova di Londra con il Ftse 100 che avanza dello 0,75% e il Dax di Francoforte dello 0,69%.
Piazza Affari
Piazza Affari oggi segna verde con il Ftse Mib a quota +1,40% e l’All Share che avanza dell’1,35%. Tuttavia lo spread continua a muoversi sui 300 punti. Nella seduta odierna tornano a respirare i bancari, che avanzano.
Saipem veste la maglia nera sulla scia della vicenda di corruzione legata all’a.d. di Eni Paolo Scaroni, una dura botta reputazionale, oltre che economica. Scende anche Telecom in affanno dopo l’annuncio del piano triennale e la decisione di dimezzare il dividendo (per approfondimenti Dividend yeld 2013: energia, tlc, utilities. Ecco i titoli a più alto rendimento) rispetto al 2012, portandolo a 450 milioni di euro. Tra le priorità del futuro: “ricavi stabili anno su anno, una riduzione percentuale dell’ebitda ‘a singola cifra’ e una posizione finanziaria netta rettificata inferiore a 27 miliardi di euro”.
I rialzi
| Nome | Ubi Banca | Banca Pop Milano | Mediobanca | Unicredit | Fiat |
| Variazione | +5,15% | +4,07% | +4,03% | +3,40% | +2,88% |
I ribassi
| Nome | Saipem | Telecom |
| Variazione | -1,51% | -1,26% |
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