La Fed pubblica i verbali della riunione di luglio: il FOMC è diviso sul rialzo dei tassi entro la fine dell’anno.
La Federal Reserve non è convinta, il rialzo dei tassi potrebbe non avvenire entro la fine dell’anno. E’ questo il messaggio lanciato dai verbali della Fed con riferimento alla riunione di luglio interpretato dal mercato.
I membri del FOMC, la commissione decisionale della banca centrale americana, sono divisi sulla necessità di rialzare nel breve termine i tassi di interesse. Dopo dicembre scorso, la Fed ha evitato di aumentare ancora i tassi a causa della forte volatilità e incertezza dei mercati internazionali.
Secondo i verbali della Fed, la banca durante la sua riunione di luglio ha mostrato un certo sollievo per il fatto che i rischi che minacciavano l’economia non si siano concretizzati, ma si è trovata in disaccordo sulla relativa necessità di rialzare i tassi in un prossimo futuro.
La Fed vuole aspettare nuovi dati macroeconomici per valutare al meglio lo stato di salute dell’economia. A preoccupare è soprattutto l’inflazione, anche se i rischi sono in calo grazie al continuo miglioramento del mercato del lavoro.
Certo è che la Federal Reserve è ben cosciente dei rischi derivanti dai tassi di interesse bassi: è stato oggetto di discussione nella scorsa riunione, ma sembra non ci siano i giusti presupposti per procedere con il rialzo tanto atteso dai mercati.
La Brexit continua a preoccupare la banca statunitense, soprattutto sul fronte dei rischi a lungo termine per i mercati europei. Tuttavia, il recupero veloce dei mercati finanziari dopo il risultato shock del referendum Brexit ha ridotto l’incertezza.
La reazione immediata del dollaro USA è stata una rapida salita, prima di tornare a scendere. Il cambio euro-dollaro ha toccato i massimi di sessione mentre il dollaro contro lo yen ha segnato nuovi minimi intraday.
Verbali FOMC: i 5 punti chiave
- "I membri si sono trovati d’accordo sul fatto che, prima di intraprendere un altro passo nella rimozione dello stimolo di politica monetaria, è prudente attendere altri dati al fine di valutare la dinamica di base del mercato del lavoro e dell’attività economica".
- Un paio di membri era d’accordo per un rialzo dei tassi a seguito della riunione di luglio.
- Alcuni membri preferiscono aspettare altri segnali sulla capacità dell’inflazione di raggiungere in modo permanente il target poco sotto il 2 per cento fissato dalla Fed.
- Le attese sul percorso della politica monetaria mostrato dalle quotazioni di mercato sono scese in seguito al voto sulla Brexit, per poi recuperare la maggior parte del calo, soprattutto grazie ai dati statunitensi migliori del previsto - in particolare in riferimento ai report sul mercato del lavoro e sulle vendite al dettaglio di giugno, nonché ad un miglioramento del sentiment circa le possibili implicazioni a breve termine della Brexit.
- Molti hanno osservato che, nonostante le prospettive per la spesa dei consumatori siano rimaste positive, la debolezza persistente degli investimenti delle imprese e la possibilità di un miglioramento più lento del previsto nel settore immobiliare rappresentano alcuni rischi al ribasso per le previsioni sull’economia.
Verbali Fed in contrasto con le parole di Dudley e Lockhart
Gli investitori si sono mossi cautamente in attesa della pubblicazione del verbali del FOMC della riunione di politica monetaria di luglio della Federal Reserve.
I trader saranno impegnati ad analizzare con attenzione le parole dei membri della Fed in cerca di qualche indizione sull’intenzione della banca centrale degli Stati Uniti di rialzare i tassi di interesse entro la fine del 2016.
Il contesto si era fatto ancor più teso dopo le dichiarazioni di martedì di due governatori della Fed, che si dicono convinti di un possibile rialzo dei tassi anche a seguito della riunione di settembre.
Il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, ritiene che l’economia statunitense è abbastanza forte per reagire bene al prossimo rialzo dei tassi prima della fine del 2016.
Per William Dudley, governatore della Fed di New York, un rialzo dei tassi a settembre “è possibile”. James Bullard, presidente della Fed St. Louis, rilascerà le sue dichiarazioni poco prima della pubblicazione dei verbali della Fed.
Vediamo quali sono i punti chiave in vista della pubblicazione dei verbali della Fed di questa sera e quali sono le tematiche più importanti per interpretare le intenzioni del FOMC per rialzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno.
Verbali FOMC: le previsioni RBS
In linea con le ultime dichiarazioni della Fed, la RBS non si aspettava alcuna sorpresa dai verbali del FOMC di questa sera.
Tuttavia, le minute della Fed potrebbero fornirci qualche dettaglio sulla decisione di parlare di un calo dei rischi che minacciano l’economia USA.
Le dichiarazioni del FOMC di luglio parlavano di "rischi a breve termine per le prospettive economiche in calo".
Certamente questo cambiamento rappresenta un piccolo passo in avanti rispetto alle dichiarazioni di politica monetaria di questo anno. Il confronto attorno a questo tema, di cui conosceremo maggiori dettagli con i verbali della Fed di oggi, potrebbe essere uno degli aspetti più interessanti da monitorare.
Un altro tema in focus è il confronto sulla bassa crescita potenziale. In una recente intervista, il membro della Fed Powell ha parlato della presenza di una stagnazione secolare, aggiungendosi alla lista dei vari membri del FOMC che individuano in questo un motivo per essere cauti circa la tempistica per il rialzo dei tassi di interesse.
Powell ha dichiarato:
"La stima mediana della Commissione è al 3% in riferimento ad tasso sui fondi federali a lungo termine. Potrebbe anche essere inferiore, a mio avviso".
Il comunicato luglio del FOMC ha annunciato un aggiornamento sulla valutazione economica attuale, rispecchiando sia il rafforzamento del mercato del lavoro sia una moderata espansione dell’attività economica complessiva.
La dichiarazione ha riferito inoltre che "i non farm payrolls e altri indicatori del mercato del lavoro indicano un certo aumento dell’utilizzo della manodopera negli ultimi mesi", un cambiamento importante rispetto a gennaio, quando il FOMC parlava di un "ulteriore calo del sottoutilizzo delle risorse lavorativa".
Questo cambiamento potrebbe riflettere l’opinione della Fed per cui gli Stati Uniti potrebbero essere vicini alla piena occupazione.
L’ottimismo sul mercato del lavoro potrebbe essere sottolineato ancora nei verbali di questa sera.
Verbali FOMC: le possibili reazioni del dollaro
Nonostante l’ottimismo proveniente dal report sul mercato del lavoro di luglio, il dollaro USA si trova in difficoltà questa settimana.
I non farm payrolls sono incoraggianti, ma con il tasso di disoccupazione stabile, i salari fermi e il tasso di partecipazione sottotono, il report può fare ben poco convincere la Fed a rialzare i tassi di interesse.
Per vedere un buon rialzo del dollaro avremmo bisogno di una serie di dati con molte sorprese rialzo, contesto che convincerebbe davvero il mercato che la normalizzazione della Fed potrà continuare anche prima della fine dell’anno.
E per rendere possibile questo scenario abbiamo bisogno di una revisione significativa sulle aspettative per il 2017 e 2018.
I verbali del FOMC potrebbero avere impatto questa sera, soprattutto se manterranno un tono ottimista sulle condizioni dell’economia statunitense e dei mercati finanziari mondiali, sulla stessa linea del report pubblicato a seguito della riunione di politica monetaria della Fed di luglio. Ricordiamo che a seguito dell’incontro di luglio non era in programma la conferenza stampa del presidente Janet Yellen.
In tutta risposta, alla pubblicazione dei verbali del FOMC con un tono abbastanza ottimista il dollaro potrebbe rafforzarsi velocemente.
Tuttavia, se all’interno dei suoi verbali la Fed non farà alcun riferimento al rialzo dei tassi per il dollaro si preannuncia un nuovo periodo di debolezza contro le valute principali del mercato del Forex.
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