Vendere un rene per comprare iPhone: è successo davvero

Matteo Novelli

10 Gennaio 2019 - 12:35

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Un rene in cambio di iPhone e iPad: il gesto di Xiao Wang, compiuto nel 2011, oggi ha conseguenze che potrebbero essere fatali.

Vendere un rene per comprare iPhone: è successo davvero

Per comprare il nuovo iPhone bisogna vendere un rene, un modo di dire che utilizziamo spesso per ironizzare sul costoso prezzo dei device Apple: in Cina è successo davvero, e ora Xiao Wang (che all’epoca del fatto aveva 17 anni) deve affrontare le conseguenze dell’incauto e folle gesto.

I fatti risalgono al 2011, quando il giovane diciassettenne scelse di vendere il proprio rene attraverso un trapianto clandestino, guadagnando la somma di 2.600 euro che avrebbe poi investito nell’acquisto dell’ultimo modello di iPhone (il 4S) e di iPad.

L’operazione è però costata cara al giovane, la cui vicenda fece scalpore: il ragazzo oggi è costretto, a causa di alcuni gravi complicazioni postoperatorie, a una dialisi continua e condannato a condizioni di disabilità.

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Acquistare l’iPhone in cambio di un rene

Quella che sembra essere, per l’appunto, un frase comune figlia dei nostri tempi corrisponde invece a una vicenda drammatica e reale, le cui conseguenze potrebbero essere fatali oggi per il suo protagonista.

Xiao Wang, reso famoso otto anni fa dal folle gesto, oggi ha 25 anni e deve vivere attraverso una macchina per la dialisi: il tutto per un modello di iPhone che, oggi, non è piu in vendita e non è più in grado di ricevere gli ultimi aggiornamenti (con la versione del sistema operativo Apple arrivato oggi a iOS 12).

L’obsolescenza programmata non era stata evidentemente considerata all’epoca dal giovane, che proviene da Anhui, una delle regioni più povere e meno sviluppate in Cina. Negli anni del misfatto lo stipendio medio nella regione di Ahnui corrispondeva a 7300 yuan, circa 150 euro al cambio, e una cifra come quella incassata dal ragazzo per l’acquisto dei dispositivi Apple tanto desiderati insospettì subito la famiglia, che arrivò ben presto all’amara verità.

Gli organizzatori del trapianto furono in seguito individuati e arrestati: l’operazione di traffico d’organi mise in manette cinque persone, compreso il chirurgo che aveva condotto l’operazione e asportato il rene, per un guadagno complessivo di 26 mila euro.

Un’operazione che Wang ha pagato con la propria salute: la famiglia del ragazzo, oltre all’arresto dei colpevoli, riuscì a ottenere dal processo un risarcimento pari a 170 mila euro. Una cifra che, però, non è in grado di restituire al ragazzo la salute persa in cambio di un iPhone che (oggi) non ha più valore.

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