Vaccino coronavirus in arrivo: è orale e sviluppato in Israele

Flavia Provenzani

28/02/2020

17/05/2021 - 17:32

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Tra poche settimane sarà pronto il vaccino contro il coronavirus: a svilupparlo sono gli scienziati del MIGAL, in Israele.

Vaccino coronavirus in arrivo: è orale e sviluppato in Israele

Il vaccino contro il coronavirus sarà pronto in poche settimane. Una volta sviluppato, saranno necessari almeno 90 giorni per il processo di controllo e regolamentazione; la produzione su vasta scale e la distribuzione richiederanno altre settimane di attesa.

Lo sviluppo del primo vaccino per il coronavirus è ad oggi in mano a un gruppo di scienziati israeliani, secondo quanto riferito dal ministro della Scienza, Tecnologia e Spazio Ofir Akunis. Se tutto procederà come previsto, il vaccino potrebbe essere pronto in poche settimane.

Primo vaccino contro coronavirus in arrivo da Israele

Negli ultimi quattro anni, il team di scienziati al MIGAL è stato impegnato nello sviluppo di vaccino contro il virus della bronchite infettiva (IBV), che provoca una malattia bronchiale che colpisce il pollame. L’efficacia del vaccino è stata dimostrata in studi pre-clinici condotti presso l’Istituto veterinario.

«Il nostro obiettivo di base era quello di sviluppare la tecnologia e non specificamente un vaccino per questo o quel tipo di virus», ha affermato Chen Katz, a capo del team biotecnologico al MIGAL. «Il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica, che forma e secerne una proteina chimerica solubile che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa mediante endocitosi autoattivata, inducendo l’organismo a creare anticorpi contro il virus».

L’endocitosi è un processo cellulare in cui vengono introdotte delle sostanze in una cellula circondando il materiale con la membrana cellulare, formando una vescicola contenente il materiale ingerito.

Negli studi pre-clinici, il team ha dimostrato che la vaccinazione orale induce alti livelli di anticorpi specifici anti-IBV, ha sottolineato Katz.
«Chiamiamola pura fortuna», ha aggiunto. «Abbiamo deciso di scegliere il coronavirus come modello per il nostro sistema proprio come una prova del concetto della nostra tecnologia».

Ma dopo che gli scienziati hanno sequenziato il DNA del nuovo coronavirus che ha causato l’attuale focolaio in tutto il mondo, i ricercatori del MIGAL lo hanno esaminato e hanno scoperto che il coronavirus del pollame ha un’elevata somiglianza genetica con quello umano e che utilizza lo stesso meccanismo di infezione, il che aumenta la probabilità di raggiungere un vaccino umano efficace in un periodo di tempo molto breve.

«Tutto quello che dobbiamo fare è adattare il sistema alla nuova sequenza », ha aggiunto lo scienziato. «Siamo nel mezzo di questo processo e, si spera, tra qualche settimana avremo il vaccino nelle nostre mani. Sì, tra qualche settimana, se tutto funzionasse, avremmo un vaccino per prevenire il coronavirus».

Il MIGAL è il responsabile dello sviluppo del nuovo vaccino, ma il suo lavoro dovrà poi passare attraverso un processo regolatorio, inclusi studi clinici e produzione su larga scala.

«Congratulazioni al MIGAL (Galilee Research Institute, ndr) per questa eccitante svolta», ha dichiarato il ministro Akunis. «Sono convinto ci saranno ulteriori e rapidi progressi, così da permettere di fornire una risposta necessaria alla grave minaccia globale di COVID-19», ha aggiunto, riferendosi alla malattia causata dal nuovo coronavirus.

A quanto l’arrivo del vaccino coronavirus sul mercato?

Il ministro Akunis ha dichiarato di aver incaricato il direttore generale del suo ministero di accelerare tutti i processi di approvazione con l’obiettivo di portare sul mercato il vaccino per il coronavirus il più rapidamente possibile.

«Data l’urgente necessità mondiale di un vaccino contro il coronavirus umano, stiamo facendo tutto il possibile per accelerare lo sviluppo», ha dichiarato David Zigdon, CEO presso il MIGAL. Il vaccino potrebbe «ottenere l’approvazione in 90 giorni», ha dichiarato.

Sarà un vaccino orale, il che lo renderà particolarmente accessibile al grande pubblico.

Fonte: The Jerusalem Post

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