Vaccino Covid fa venire la febbre? Quando preoccuparsi

Martino Grassi

21 Marzo 2021 - 23:54

condividi

Il vaccino contro il Covid fa venire la febbre? Ecco quando preoccuparsi e chiamare il proprio medico.

Vaccino Covid fa venire la febbre? Quando preoccuparsi

Il vaccino contro il Covid fa venire la febbre? È ormai risaputo che dopo la somministrazione del siero contro il coronavirus possano verificarsi degli effetti collaterali comuni a tutti i tipi di vaccino, per i quali non c’è bisogno di allarmarsi, e uno di questo è proprio l’innalzamento della temperatura corporea.

È infatti frequente che dopo la somministrazione della prima o della seconda dose dei vaccini le persone abbiano sperimentato febbre e dolori muscolari soprattutto il giorno successivo all’iniezione. Per quanto riguarda i candidati di Moderna e Pfizer sembra che le reazioni peggiori si verifichino in particolar modo dopo la seconda dose, mentre per quanto riguarda AstraZeneca ancora non si conoscono gli effetti dopo la prima somministrazione, dato che è stato approvato in tempi più recenti. Ma vediamo cosa aspettarsi dopo l’inoculazione del vaccino e quando bisogna preoccuparsi.

Il vaccino Covid fa venire la febbre? Quando preoccuparsi

Molti pazienti hanno riferito di aver avuto la febbre dopo la somministrazione del vaccino contro il Covid, un effetto collaterale dichiarato anche nel foglietto illustrativo delle case farmaceutiche. Infatti, sebbene i vaccini approvati dall’Europa e dal nostro Paese siano sicuri ed efficaci, è possibile che causino un incremento della temperatura corporea dopo la loro somministrazione.

Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di eventi avversi non gravi, che appunto si manifestano con febbre, cefalea, dolori muscolari o articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. La febbre è proprio uno dei sintomi che è stato segnalato con maggiore frequenza in seguito alla seconda dose di Pfizer e Moderna, e dopo la prima somministrazione di AstraZeneca.

In linea di massima gli effetti collaterali si verificano lo stesso giorno della somministrazione o al più il giorno successivo e si risolvono nel giro di 24/48 ore senza lasciare alcuna traccia. Proprio per questo motivo non è necessario allarmarsi. Infatti, dopo la vaccinazione tutte le persone restano in osservazione per almeno 15 minuti dopo la vaccinazione, che diventano 60 minuti nel caso in cui vi sia la presenza di fattori di rischio per reazioni allergiche gravi, al fine di verificare che non vi siano reazioni di tipo anafilattico.

Nel caso in cui si continui ad avere la febbre elevata e persistente per diversi giorni, o altri sintomi ritenuti preoccupanti sarà necessario contattare il proprio medico curante. Inoltre l’Aifa consiglia sempre di segnalare “qualunque sospetta reazione avversa da vaccino tramite i canali tradizionali (es. www.vigifarmaco.it)” per permettere l’aggiornamento dei report.

Il dottor Gianluca Trifirò, professore ordinario di Farmacologia all’Università di Verona, membro dell’Unità di crisi Covid-19 della Società Italiana di Farmacologia e dell’Advisory Board dell’International Society of Pharmacovigilance raccomanda “l’utilizzo di paracetamolo in caso di febbre e di antinfiammatori steroidei per il trattamento di dolori osteomuscolari”, tuttavia è doveroso precisare che prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco è necessario chiedere il parere al proprio medico di base, evitando delle terapie fai da te che potrebbero essere molto rischiose per la salute.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO