Usucapione casa dei genitori, è possibile?

Isabella Policarpio

28 Febbraio 2020 - 16:18

Secondo la legge non si ha usucapione quando il possesso di un’immobile altrui avviene per ragioni di cortesia, amicizia, parentela o necessità. Quindi, in linea generale, non essere usucapita la casa dei genitori, tranne alcune ipotesi. I dettagli.

Usucapione casa dei genitori, è possibile?

È possibile acquisire con usucapione la casa dei genitori? A questo interrogativo dobbiamo rispondere “no”, tuttavia possono esserci dei casi, molto particolari, in cui questa possibilità non è del tutto esclusa. E il discorso vale sia per il figlio che vive nella casa dei genitori che viceversa.

La questione è stata affrontata dal Tribunale di Aosta nel 2016; in questa sede i giudici hanno ribadito che l’usucapione è escluso quando alla base del possesso c’è una “concessione” da parte legittimo proprietario mossa dal sentimento di amicizia o da vincoli parentali. Come ogni regola però, anche questa conosce le sue eccezioni.

Quindi se è vero che non potrà esserci usucapione se il figlio abita nella casa dei genitori per 20 anni a titolo di cortesia o prestito, lo stesso non può dirsi se uno dei genitori riceve un immobile in eredità e vi si insedi un figlio senza che ne sia avanzata alcuna pretesa. L’usucapione, inoltre, non viene mai in essere quando tra le parti vi è un accordo contrattuale.

Cos’è l’usucapione

L’usucapione è l’acquisto di un bene mobile o immobile generato dal possesso prolungato, 10 o 20 anni. Lecito chiedersi se ci possa usucapione anche nell’ipotesi della casa casa dei proprio genitori. Prima di andare a vedere cosa dice il legislatore al riguardo, vediamo quando si verifica l’usucapione; i suoi presupposti sono tre:

  • il possesso pacifico, continuativo ed ininterrotto;
  • il trascorrere del tempo indicato dalla legge;
  • l’esercizio del possesso in qualità di proprietario.

Quando si verificano tutte e tre queste circostanze, la persona può chiedere al giudice il riconoscimento ufficiale della proprietà.

Usucapione casa dei genitori, è possibile?

Un discorso a parte merita il caso del possesso della casa dei genitori. Infatti qui tra proprietario del bene e possessore vi è un vincolo di parentela, affetto e cortesia.

Secondo il tribunale di Aosta (sentenza numero 21/2016) questi presupposti escludono che si ci possa essere il passaggio di proprietà automatico dai genitori ai figli. La ragione è la seguente: l’usucapione può esserci solo se il proprietario originario dell’immobile mostra totale disinteresse nei confronti della sua proprietà , invece se vi è un vincolo di parentela/amicizia, la presenza di un figlio, di un parente o di amico nella propria casa non è sintomo di disinteresse ma di cortesia, tolleranze, gentilezza o solidarietà.

Quindi i figli che occupano la casa dei genitori non acquistano il bene per usucapione. Allo stesso modo se i figli ospitano nella loro casa i suoceri o i genitori questi non potranno diventare proprietari dell’immobile.

La casistica però offre infinite possibilità e spunti; quindi ogni volta che - anche quando ci sono vincoli di parentela - il disinteresse verso l’immobile di proprietà è la ragione dell’usucapione, e non gentilezza, tolleranza e cortesia, questo può far traslare la proprietà dopo 20 anni. Facciamo un esempio: se un figlio riceve una casa in eredità dai nonni ma non vi abita per qualsivoglia motivo e vi si inserissero in maniera continuativa i genitori, questi acquisteranno la proprietà della casa, sempre che alla base di tutto vi sia la totale noncuranza e indifferenza del figlio nei confronti dell’immobile.

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