Usa-Canada-Messico: il significato politico-economico del vertice dei Three Amigos di Ottawa. Mentre la Ue è alle prese con la Brexit, il Nafta si rafforza.
Usa-Canada-Messico: Brexit, rinnovabili, Donald Trump e il ritorno della minaccia terroristica dopo gli ultimi sanguinosi attentati di Istanbul. Questi i principali argomenti toccati ieri dai leader di Usa-Canada-Messico nel corso del vertice di Ottawa dei Three Amigos, che riunisce i tre Stati del Nord America.
Durante il summit canadese, il presidente Usa Barack Obama, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente messicano Enrique Pena Nieto hanno promesso di trasformare il mercato unico del Nafta (North American Free Trade Agreement, ovvero il trattato di libero scambio commerciale stipulato tra Usa-Canada-Messico) in un’area economica all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile.
Usa-Canada-Messico: Nafta all’avanguardia dello sviluppo sostenibile
Tra i risultati più concreti conseguiti dai tre Paesi al vertice di Ottawa, infatti, c’è un nuovo accordo sul clima che impegna Usa-Canada-Messico a produrre il 50% di energia pulita (rinnovabili e nucleare) entro il 2050.
Usa-Canada-Messico: Nafta si rafforza mentre Ue si disgrega
Così, mentre nel mondo (negli Stati Uniti come in Europa) acquistano sempre più forza e popolarità posizioni neo-protezionistiche, i membri del Nafta rafforzano gli accordi di libero scambio e di cooperazione regionale.
Al vertice di Ottawa, commentando l’esito del referendum sulla Brexit della settimana scorsa, Barack Obama ha spiegato che:
Le conseguenze a breve termine della Brexit si possono gestire senza difficoltà. Ma sul lungo periodo, le disuguaglianze, le storture e le ricadute sociali non possono essere ignorate. Il modo in cui reagiremo alla forza della globalizzazione e al progresso tecnologico determinerà la longevità di un equilibrio internazionale che garantisce sicurezza e prosperità per le generazioni future.
Usa-Canada-Messico: il Nafta e le spinte protezionistiche negli Satates
Dal punto di vista economico il cuore della sfida risiede nelle risposte che i leader mondiali intendono dare alle problematiche sollevate dalla globalizzazione, anche alla luce di quanto sta accadendo nel Vecchio Continente.
Il tema è particolarmente vivo negli Usa, dove il senatore ed ex candidato democratico Bernie Sanders ha invitato Hillary Clinton a prendere le distanze dagli accordi di libero scambio.
Ancora più netta la posizione di Donald Trump, il quale ha annunciato che se dovesse entrare alla Casa Bianca abolirà l’accordo Nafta e denuncerà la Cina per concorrenza sleale.
Usa-Canada-Messico: una risposta a Donald Trump
Il candidato repubblicano alla presidenza Usa è stato l’indiretto protagonista del vertice di Ottawa.
Il presidente messicano Nieto - che aveva paragonato Trump a Hitler e Mussolini per le sue controverse proposte sull’immigrazione e in particolare per l’idea di erigere un muro al confine tra Usa e Messico - ha sottolineato che collaborerà con chiunque diventerà il prossimo presidente degli Stati Uniti.
Emblematica la decisione del Canada di porre fine al regime obbligatorio di visti per i cittadini messicani a partire dal prossimo primo dicembre: una risposta indiretta ma chiara alle posizioni di Donald Trump.
Usa-Messico-Canada: l’impegno di Obama contro il terrorismo
In riferimento poi agli ultimi attentati di Istanbul, il capo della Casa Bianca ha assicurato che l’Isis sarà sconfitto in Siria e in Iraq, riaffermando il legame di amicizia tra Usa e popolo turco e garantendo l’impegno americano per prevenire nuovi attacchi ad opera dello Stato Islamico.
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