Le Università riaprono a settembre: ecco come

Antonio Cosenza

24 Agosto 2020 - 12:17

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Le Università riaprono a settembre, ma la presenza in aula sarà ridotta del 50% (nonostante l’obbligo della mascherina).

Le Università riaprono a settembre: ecco come

Le Università riapriranno a settembre ma - così come per la scuola - l’organizzazione sarà molto differente da come l’avevamo lasciata. D’altronde l’emergenza COVID-19 è ancora in essere e per questo motivo bisognerà garantire il rispetto delle norme anti-contagio all’interno degli atenei; di conseguenza è necessario dotarsi di una nuova organizzazione che permetta agli studenti di seguire le lezioni senza incorrere in rischi per la loro salute.

A tal proposito, nell’edizione di oggi de La Repubblica viene data anticipazione di come sarà il rientro all’Università. Una riapertura soggetta al rispetto di molte misure di sicurezza: si va, infatti, dal mantenimento delle distanze interpersonali all’obbligo di indossare la mascherina. Inoltre, così come per le scuole, è stata prevista una procedura ad hoc qualora dovessero essere accertati dei casi di positività al coronavirus.

Ma vediamo nel dettaglio come sarà la riapertura delle Università italiane a settembre, un appuntamento atteso da molti studenti.

Come riaprono le Università a settembre: presenza in aula ridotta

Come spiegato da Repubblica, per le Università ci sarà un’importante novità con la riapertura: l’ingresso nelle aule per seguire le lezioni, ma anche nei laboratori, sarà a numero chiuso.

Gli ingressi, quindi, saranno contingentati in modo da assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Nel dettaglio, spiega Repubblica, la capienza delle aule degli atenei sarà ridotta del 50%; solo la metà degli studenti, quindi, potrà seguire la lezione di persona. Per questo motivo, per andare a lezione bisognerà prenotarsi: una volta che i posti saranno esauriti gli studenti sapranno che dovranno seguire la lezione da casa.

Le aule saranno sanificate al termine di ogni giornata di lezioni.

Va detto, comunque, che gli atenei si stanno organizzando per garantire l’alta qualità dell’offerta formativa in ogni caso: una didattica mista, con un’ampia disponibilità di materiale didattico di cui fruire da remoto.

Le Università riaprono, ma solo con la mascherina

Altra misura di sicurezza è quella che obbliga a tutti coloro che varcheranno l’ingresso dell’Università ad indossare la mascherina. Questa va indossata in ogni situazione, sia in aula quanto negli spazi comuni dell’ateneo. Non potrà essere abbassata durante la lezione.

In tutte le aule e laboratori, inoltre, dovrà essere sempre a disposizione del gel disinfettante per le mani.

Niente Università per chi ha la febbre

A quanto pare la temperatura non verrà misurata negli atenei. Ci si appella, quindi, alla responsabilità delle persone, in quanto a coloro che presentano sintomi di infezioni respiratorie acute viene chiesto di non recarsi all’Università.

Qualora ci dovesse essere un caso sospetto, questo verrà isolato e saranno informate immediatamente le autorità sanitarie. Nel caso in cui questo dovesse risultare positivo allora partirà il tracciamento dei contatti e coloro che sono a rischio verranno sottoposti al tampone. A seconda della gravità dei casi verrà presa in considerazione anche la possibilità di chiusura del corso.

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