Unicredit: il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per l’asset manager Pioneer scade il 10 novembre. Ecco il punto della situazione.
Entra nel vivo il count down per la cessione di Pioneer. Il prossimo 10 novembre scadrà il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per l’asset manager messo sul mercato da Unicredit. E al momento, stando alle ultime indiscrezioni di stampa, i soggetti in gara sarebbero 5, sia italiani che stranieri.
Le pretendenti in pole sono Amundi e Poste Italiane, seguite da Ameriprise Financial, che controlla Threadneedle Asset Management, Macquarie e Aberdeen Asset Management (quest’ultima avrebbe messo nel mirino gli asset esteri di Pioneer). Ad oggi, l’offerta più alta per Pioneer (valorizzata tra i 3,2 e i 3,4 miliardi di euro) sarebbe arrivata da Amundi.
Secondo alcune fonti contattate dall’agenzia Reuters, Poste Italiane - che guida la cordata con Anima Holding e Cassa depositi e prestiti - avrebbe chiesto alla banca d’affari australiana Macquarie e ad Aberdeen di unire le forze per battere la concorrenza di Amundi. Tuttavia, altre fonti riferiscono che non vi è stato alcun contatto tra il gruppo guidato da Francesco Caio e Macquarie.
Inoltre Poste Italiane sta trattando con alcune banche un finanziamento da 2 miliardi per finanziare l’offerta.
Cessione Pioneer: decisioni rinviate a dopo il 4 dicembre
La cessione del gigante del risparmio gestito rientra nella revisione del piano strategico avviata a luglio dall’amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, e i cui risultati saranno resi noti il 13 dicembre.
Ogni decisione, comunque, è rinviata a dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre, motivo per cui la deadline per la presentazione delle offerte vincolanti - inizialmente fissata per il 3 novembre - potrebbe subire un ulteriore rinvio.
Con la cessione di Pioneer, Unicredit punta a incassare almeno 3 miliardi di euro. Recentemente Amundi è uscita allo scoperto e ha confermato l’interesse per Pioneer - operazione che secondo il CEO Yves Perrier è coerente con la strategia di crescita esterna del gruppo -, smentendo però le indiscrezioni di stampa che parlavano di un’offerta da 4 miliardi di euro.
Al momento a Piazza Affari il titolo Unicredit si muove in territorio negativo, cedendo l’1,52% a quota 2,076 euro per azione.
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