Posti di lavoro contro ogni aspettativa. Mercato colto di sorpresa, torna il super dollaro contro euro e sterlina.
Il report sul mercato del lavoro negli Stati Uniti supera di molto le aspettative degli analisti.
Secondo i dati riportati sul Calendario Economico, i nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia nel settore non agricolo (Non Farm payrolls) sono stati 287.000, ben oltre le attese degli analisti a +175.000 e con un recupero da record dal risultato di maggio a 38.000.
Il mercato non si attendeva un risultato così positivo. La sterlina è scesa di oltre mezzo centesimo contro il dollaro a $1.2920 subito dopo la pubblicazione dei Non Farm payrolls. Il prezzo dell’oro in discesa.
Movimenti importati per il dollaro USA dopo il report sul lavoro oltre ogni aspettativa.
L’euro è sceso ai minimi di due settimane contro il dollaro. In reazione del report sul lavoro il dollaro tocca i massimi di 5 settimane contro il franco svizzero.
Il tasso di disoccupazione è in rialzo al 4.9%, contro il risultato precedente a 4.7% e le attese degli analisti a 4.8%. Sotto le attese anche il salario orario medio, che a giugno cresce solo dello 0.1%. Questo indicatore è uno dei market mover preferiti dalla Federal Reserve nel valutare l’andamento generale dell’economia degli Stati Uniti.
Questo segnale di rafforzamento dell’economia sarà di certo il benvenuto tra i membri della Federal Reserve. Tuttavia, data la volontà della banca centrale statunitense di analizzare altri dati per valutare l’impatto della Brexit, i Non Farm payrolls non riusciranno ad avere un impatto sulle prospettive di breve termine per i tassi di interesse.
Il referendum Brexit dello scorso 23 giugno ha gettato i mercati in tempesta, aumentando le paure che l’estrema volatilità possa in qualche modo influenzare le prospettive di nuove assunzioni tra le aziende statunitensi.
Gli economisti hanno già avvertito il mercato che una crescita più lenta in Europa e il dollaro più forte potrebbero pesare sull’economia statunitense.
I verbali della riunione di politica monetaria del 14-15 giugno, pubblicati mercoledì, hanno mostrato un certo accordo tra i membri del FOMC di aspettare e valutare quello che sarebbe stato il possibile impatto del referendum nel Regno Unito.
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