USA: cos’è il Sequester? Crisi economica o politica?

Federica Agostini

28 Febbraio 2013 - 13:21

USA: cos’è il Sequester? Crisi economica o politica?

Alle numerose battaglie fiscali di Washington sono stati dati i nomi più disparati, l’ultimo dei quali il "fiscal cliff". Oggi si torna a parlare di questioni fiscali dagli Stati Uniti, perché mancano poche ore prima che abbia il via il "sequester" un giro di tagli alla spesa pubblica americana pari a 85 miliardi di dollari soltanto per il 2013; un problema di natura economica, ma dai toni inevitabilmente politici.

Cos’è il sequester?

Come ampiamente anticipato, gli Stati Uniti dovranno apportare tagli al disavanzo per oltre mille miliardi di dollari in dieci anni. Il problema è che Repubblicani e Democratici non sono d’accordo su come tagliare.

L’amministrazione Obama puntava sull’accordo con i Repubblicani per un taglio di circa 43 miliardi di dollari in 7 mesi al settore della difesa. Tuttavia, la risposta dalla controparte è stata negativa: i tagli -sostengono i Repubblicani- debbono riguardare il settore sociale, non la difesa e, assolutamente, non dovranno ricadere sulle tasse.

Siamo agli sgoccioli, ma non c’è fretta. A differenza delle altre volte (vedi il fiscal cliff), repubblicani e democratici sanno di avere tempo perché i tagli automatici che saranno attivati da domani avranno effetti graduali e spalmati in un decennio, ma è proprio per questo che la sfida fiscale diventa lo spunto per una battaglia politica.

Quali effetti?

A proposito degli effetti del sequester, ci sono almeno tre considerazioni da fare:

  • Secondo Janet Napolitano, segretario della sicurezza interna USA, "i tagli entreranno in vigore gradualmente" così "le conseguenze pratiche non saranno immediate da subito, ma po gli effetti negativi cominceranno a sentirsi".
    La gradualità dell’evento, dunque, impedisce l’eccessiva "turbolenza" dei mercati e, allo stesso tempo, lascia il tempo al testa a testa politico del "blame game": di chi sarà la colpa quando le cose andranno male?
  • La seconda considerazione da fare riguarda l’impatto del sequester sull’economia. Secondo le stime più recenti, l’impatto negativo sulla crescita sarà dello 0.5%. Un impatto "tollerabile" soprattutto perché compensato dalla possibilità che i tagli alla spesa pubblica, ad esempio nei posti di lavoro, possano corrispondere ad un aumento delle assunzioni nel settore privato.
  • Quanto tempo serve per arrivare ad un compromesso? Potrebbe trattarsi di una settimana o di un mese, ma nessuno realmente può già dire con certezza come risponderà l’opinione pubblica statunitense ai tagli alla spesa pubblica che colpiranno, anche solo di riflesso, la vita di tutti: da chi ha bisogno di istruzione, a necessita di cure mediche.

Crisi USA?

Da domani, non si dichiarerà "la crisi USA", ma si aprirà una profonda e lenta ferita. A meno che domani non venga archiviato un accordo tra Repubblicani e Democratici (possibilità remota), rimarrà un nervo scoperto per la Number One dell’economia mondiale.

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