Negli Stati Uniti, in città come Detroit e Buffalo si vendono case a 1 euro. Il problema? Le condizioni, i quartieri e le tasse esorbitanti. Un’opportunità o un imbroglio?
Negli ultimi giorni in tutto il mondo si sta diffondendo la notizia che in alcune zone dell’America i cittadini possano comprare le loro case al prezzo simbolico di un dollaro.
Città un tempo floride come Detroit e Buffalo, ormai in fallimento, stanno vedendo crescere questo fenomeno giorno dopo giorno. Chi le vende? In primis il Governo allo scopo di aiutare gli americani strozzati dalla crisi che in questi territori, ha ridotto milioni di persone in povertà.
L’iniziativa è stata lodata da più fronti, spesso si parla di come dall’altra parte dell’oceano il Governo provveda ai propri cittadini, cercando di aiutarli in tutti modi. Uno su tutti: dando loro una casa. In Italia una cosa del genere sarebbe impensabile, ma a ben guardare non è tutto oro quello che luccica, anzi.
Serviranno pure a dare un tetto a molti cittadini, saranno pure gratis, o quasi, ma a guardare bene le immagini, si fa fatica pure a chiamarle case.
Abitazioni logore, degradate, disastrate che richiedono migliaia e migliaia di dollari di ristrutturazioni per poter diventare abitabili.
Gli acquirenti, una volta accettate le condizioni, ne diventano totalmente responsabili, e qualunque cosa succeda, saranno loro a doverne rispondere.
Queste case sono situate in quartieri con un indice di criminalità da record, quei sobborghi americani che siamo abituati a vedere solo nei film, ma in cui vivere non è per niente facile e la sicurezza del singolo si scontra con il pericolo quotidiano della società che lo circonda.
Ma fino a qui, la cosa potrebbe sembrare normale, sicuramente non si può pretendere che si regalino ville con piscina nelle zone in della città.
Il problema fondamentale risiede nel fatto che questi “immobili” (le virgolette sono d’obbligo) sono situati in aree urbane soggette ad un regime di tassazione elevatissimo che fa sì che in un anno, tra tasse e imposte, si arrivi a versare, e talvolta a superare, il valore reale della casa.
In altre parole, non paghi niente subito, ma in qualche modo quei soldi dovrai comunque spenderli.
Dopo l’euforia iniziale quindi, sono in molti a sconsigliare “l’acquisto” di queste case che, sebbene possano essere viste come un’opportunità sul breve termine, in tempi lunghi risultano economicamente sconvenienti.
Insomma, anche in questo caso, sull’efficienza dell’America, ci sarebbe molto da obiettare.
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