USA: Trump vieta immigrazione per salvare il lavoro degli americani

Leonardo Pasquali

21/04/2020

13/04/2021 - 11:00

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Trump su Twitter ha annunciato di voler vietare l’ingresso negli USA a tutti gli immigrati per combattere il coronavirus e salvare il lavoro degli americani.

USA: Trump vieta immigrazione per salvare il lavoro degli americani

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole vietare l’immigrazione per sconfiggere il coronavirus e tutelare i posti di lavoro dei cittadini americani.

L’annuncio dato su Twitter ha causato un’onda di polemiche: con la messa al bando di tutti gli immigrati negli Stati Uniti, Trump è stato accusato di voler trovare un capro espiatorio. Al momento, comunque, non sono stati forniti ulteriori dettagli e la Casa Bianca non ha pubblicato nessun comunicato a riguardo.

Intanto l’emergenza COVID-19, sia sanitaria che sociale, si fa sempre più preoccupante. Le proteste negli Stati Uniti continuano, con i manifestanti che da qualche giorno hanno proprio il presidente come alleato contro il lockdown.

Trump: stop immigrati per difendere i posti di lavoro degli americani

Mentre negli USA i numeri del coronavirus continuano a crescere esponenzialmente (787.901 contagi e 42.364 morti), sul suo profilo Twitter il presidente Trump ha comunicato che firmerà l’ordine esecutivo per sospendere l’immigrazione.

La Casa Bianca non ha fornito dettagli su tempi e modalità dell’operazione che da molti è considerata l’ennesimo scaricabarile. Questo il tweet:

“In seguito all’attacco del Nemico Invisibile, considerando la necessità di difendere i posti di lavoro degli americani, firmerò un Ordine Esecutivo per sospendere temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti!”.

Non è chiaro quali possano essere i risvolti di tale decisione. Nelle ultime settimane le richieste di visto negli USA degli immigrati sono state messe in standby, così come le richieste d’asilo. Migliaia di persone arrivate dal Messico sono state costrette a tornare indietro. Secondo i Democratici si tratta semplicemente di un tentativo di distogliere l’attenzione dalla scarsa gestione dell’emergenza.

Intanto, a proposito dei “posti di lavoro degli americani”, da quando il Governo ha dichiarato l’emergenza nazionale lo scorso 13 marzo, ben 22 milioni di persone hanno fatto domanda per il sussidio di disoccupazione. Lo scenario che si prospetta per il mondo del lavoro all’uscita della crisi è da incubo.

Una mossa coerente con la retorica di Trump

L’ordine esecutivo che per ora è stato solamente minacciato rimane coerente con la retorica anti-immigrati che il presidente USA ha portato avanti sin dalla campagna elettorale del 2016. Durante la stessa ad esempio propose un “ban per i musulmani”, per non parlare delle svariate famiglie che sono state divise una volta entrate illegalmente nel Paese. Alcuni credono che Trump stia infatti utilizzando l’epidemia come una scusa per portare avanti questo tipo di politica.

Intanto, i lavori per la costruzione del muro alla frontiera con il Messico proseguono. Proprio lunedì alla Casa Bianca il Corpo ingegneri americano ha comunicato progressi nei lavori. Trump gongola e spera di veder realizzata l’opera entro l’inizio del prossimo anno. Piovono critiche sulla scelta di permettere a centinaia di persone di continuare a lavorare, nonostante gli evidenti rischi per la salute.

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