USA, Fomc riunito: domani la Fed potrebbe annunciare la fine del Qe, ma non delle politiche espansive

Marta Panicucci

28 Ottobre 2014 - 11:00

Primo giorno di riunioni del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve. Domani è previsto l’annuncio della fine del QE negli Usa. Ma le politiche espansive potrebbero andare avanti.

USA, Fomc riunito: domani la Fed potrebbe annunciare la fine del Qe, ma non delle politiche espansive

Questa mattina si registra un certo nervosismo sui mercati, a causa dell’esito degli stress test, ma soprattutto perché inizia oggi la due giorni di riunione del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve.

Domani il comitato operativo della Federal Reserve dovrebbe sancire la fine del QE, ma non è ancora cosa fatta. I ribassi delle Borse nelle ultime due settimane infatti, hanno spinto alcuni a ipotizzare che la Fed possa dilatare i tempi del tapering, in tal caso aumenterebbero le aspettative circa un passaggio del testimone tra Fed e Bce che si riunirà giovedì 6 novembre.

FED e QE
La Federal Reserve, al termine di due giorni di vertice, dovrebbe annunciare ufficialmente l’avvenuta conclusione in ottobre della sua manovra di Quantitative Easing, l’acquisto di asset per tenere bassi i tassi di interesse a lunga durata e stimolare la crescita economica. Questa è l’opinione della maggior parte degli analisti negli Stati Uniti.

Il QE, varato dalla Fed all’indomani della crisi finanziaria del 2008 e diventato la
più grande campagna di sostegno economico nella storia degli Usa, è durato 6 anni con il lancio di ripetuti programmi. L’ultimo capitolo si chiude con una tranche da 15 miliardi. Nonostante la fine del QE, le politiche espansive potrebbero andare avanti. La debolezza dell’espansione globale e le troppo basse pressioni inflazionistiche dovrebbero mantenere la Banca centrale su una rotta accomodante per la crescita. La Fed infatti, potrebbe riaffermare l’intenzione di mantenere ancora a lungo i tassi interbancari vicini allo zero, senza alcuna stretta in arrivo sul costo del denaro.

Vertice Bce
Come ogni primo giovedì del mese, il 6 novembre, si riunirà la Banca centrale europea. Le mosse di domani della Fed non potranno non influenzare il prossimo passo della Bce. La fine del QE negli Stati Uniti potrebbe aumentare sui mercati le aspettative di un passaggio del testimone tra le due banche sulle sponde dell’Atlantico. Mario Draghi, propenso a politiche espansive dovrà però fare i conti con i falchi all’interno del board della Bce, tedeschi in testa, contrari al lancio del QE europeo.

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