L’ISTAT mostra i numeri del turismo in Italia nel 2013. L’offerta rimane di buon livello, crescono i prezzi e gli esercizi extra-alberghieri, diminuisce il numero di strutture alberghiere.
In Italia, nel 2013, erano presenti oltre 124 mila esercizi extra-alberghieri, un numero in crescita che compensa la flessione degli hotel (-1,2%), registrati in 33 mila unità.
La fotografia arriva dal rapporto ISTAT “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, che rivela molte informazioni sullo stato dell’arte nel settore turistico.
Anzitutto, che l’offerta italiana risulta al momento superiore a quelle di Germania, Spagna e Francia, ma dietro invece a Paesi come Croazia, Austria e Grecia.
In lieve diminuzione anche le presenze, 380 milioni, mentre sono cresciuti gli arrivi, pari a 104 milioni.
Lo studio ISTAT ci dice, inoltre, quanto si fermano i visitatori nelle strutture ricettive, evidenziano il tempo di permanenza: in media 3,6 notti, valore che sempre più va riducendosi rispetto agli anni pre-2000.
Nel complesso dei viaggi effettuati in Italia nel 2013, per turismo o per lavoro, l’80% ha visto per protagonisti residenti che hanno pernottato in strutture adibite.
In media, 6,5 notti per vacanza e a 2,2 notti per lavoro.
Le regioni che vanno per la maggiore, secondo l’ISTAT, risultano Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia: da sole, fanno il 47,6% dei flussi turistici.
Analizzando altri dati, forniti in questo caso dal motore di ricerca ProntoHotel.it, che sulla base delle ricerche effettuate tra le sue pagine ha profilato delle tipologie di comportamento tra i turisti.
Nel 2014 - prima rilevazione - i Paesi più ricercati dai clienti sono stati nell’ordine Italia, Spagna, Regno Unito, Francia e Germania.
Italia davanti a tutti, anche alla voce caro prezzi, trend evidenziato soprattutto nelle città d’arte.
Al contrario, paesi come Polonia, Bulgaria, Slovacchia, Ungheria e Portogallo si fanno apprezzare per le tariffe più vantaggiose.
ProntoHotel evidenzia comunque come si sia ridotta la soglia massima di spesa (142 euro per un hotel, contro i 162 euro del 2013), mentre al contrario evidenzia una maggior attenzione dei turisti per la "reputation" delle strutture.
Curioso infine notare come il servizio ritenuto più importante, per vacanze sia turistiche che di lavoro, sia la disponibilità di una connessione Wireless affidabile e veloce.
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