Turchia: alle elezioni trionfa Erdogan. I curdi si ribellano alla vittoria degli islamisti, vola la lira turca

Flavia Provenzani

02/11/2015

02/11/2015 - 16:03

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Trionfa alle elezioni il partito islamico di Erdogan con quali il 50% di preferenze dell’elettorato turco. Esplode il disordine tra i curdi, vola la lira turca contro euro e dollaro.

Turchia: alle elezioni trionfa Erdogan. I curdi si ribellano alla vittoria degli islamisti, vola la lira turca

Erdogan torna a dominare lo scenario politico in Turchia con una percentuale di maggioranza che non si vedeva dal 2011. La vittoria del suo partito Giustizia e libertà (Akp) tenta di far rivivere una stabilità politica tanto ricercata dall’elettorato turco, in preda a disordini da giugno, quando Recep Tayyip Erdogan aveva perso la maggioranza. E’ così che il partito islamico domina su curdi, repubblicani e nazionalisti.

Le elezioni in Turchia tenutesi la prima domenica di novembre ha visto trionfare Akp con il 49,4%, ottenendo 316 seggi, e dovrebbe guidare il Paese a fine 2019. Già dalle prime proiezioni, Erdogan superava anche le proiezioni più favorevoli.

La sfida elettorale è stata ad alto rischio: Akp si è scontrato contro il partito filo-curdo Hdp, che è riuscito anche in queste elezioni a superare la soglia di sbarramento del 10%, tuttavia perdendo circa un milione del suo elettorato conquistando 59 seggi, per lo più strapparti al partito nazionalista Mhp ormai in declino.

La vittoria di Erdogan ha ricevuto forte dissenso soprattutto nel sud-est della Turchia a maggioranza curda, deluso dal risultato. Durante lo spoglio delle schede, i manifestanti curdi hanno generato scene da guerriglia, appiccando incendi e erigendo barricate; non sono mancati scontri con la polizia, costretta ad utilizzare gas lacrimogeni per poter sedare gli scontri.

La tensione interna in Turchia prosegue: già negli ultimi 3 mesi sono morti duemila combattenti turchi e oltre 150 soldati, alimentando la preoccupazione che la guerriglia possa presto spostarsi anche nei centri urbani più grandi.

All’opposizione continua il ruolo il partito socialdemocratico Chp, ancora il secondo più votato dai cittadini turchi.
Nello scenario politico e sociale, sono circa 5 mese che in Turchia regna il caos. Ed è in questo contesto che Erdogan è riuscito ad emergere nuovamente, promettendo di riportare il Paese verso delle solide condizioni di stabilità e conquistando così la maggio parte dell’elettorato turco.

Tant’è che sono oltre tre milioni e mezzo i voti conquistati contro le scorse elezioni, arrivando al record del 2011 ad un totale di 23 milioni di preferenze ricevute.
La vittoria schiacciante di Erdogan è per lo più dovuta al crollo delle preferenze per il partito nazionalista Mhp.

Non essendo riuscito però a sfondare la quota dei 330 seggi, utile a permettere di cambiare la Costituzione preferendo un sistema presidenziale, Erdogan sembra avere in mano le redini della situazione.
Sullo scenario internazionale, la crisi in Siria dovrà ancora scontrarsi con la figura di Erogan.

La reazione della lira turca dopo il trionfo di Erdogan

La reazione della lira turca sembra essere stata istantanea: contro il dollaro USA sul cambio USD/TRY, la lira turca avanza del 4% portando il cambio in territorio negativo.
Contro l’euro invece, la lira turca conquista terreno portando il cambio EURTRY in perdita dello 3.68.

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