Trump verso la rimozione, ma adesso il tycoon rischia anche l’impeachment

Alessandro Cipolla

11/01/2021

05/07/2021 - 16:47

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Il vicepresidente Mike Pence nelle prossime ore potrebbe ricorrere al 25° emendamento, rimuovendo così Donald Trump dal suo incarico a pochi giorni dall’insediamento ufficiale di Joe Biden alla Casa Bianca: i Democratici però sono pronti a chiedere anche l’impeachment nei confronti del tycoon per “incitamento all’insurrezione”.

Trump verso la rimozione, ma adesso il tycoon rischia anche l’impeachment

Finirà ufficialmente il prossimo 20 gennaio il mandato presidenziale di Donald Trump, ma il tycoon potrebbe essere rimosso in anticipo dalla Casa Bianca stando alle voci che si susseguono negli Stati Uniti nelle ultime ore.

L’assalto al Congresso che ha provocato la morte di quattro manifestanti e un poliziotto ha profondamente scosso l’America, segnando una sorta di punto di non ritorno per le residue ambizioni politiche di Trump e la sua famiglia.

Non è un caso infatti che sarebbe stata la figlia Ivanka a volere che The Donald assicurasse una transizione ordinata in vista dell’insediamento di Biden, un modo questo per non complicare ulteriormente le cose per quella che negli ultimi quattro anni è stata assistente del Presidente e, stando ai rumors, potrebbe presto scendere anche lei in politica.

Al momento tutti gli occhi sono puntati su Alamo, una cittadina del Texas dove martedì Donald Trump terrà un comizio che potrebbe essere decisivo per il suo futuro: se le parole continueranno a essere incendiarie, il suo vice Mike Pence potrebbe così ricorrere al 25° emendamento che prevede la rimozione per un Presidente non più capace di “assolvere ai suoi doveri”.

Trump tra rimozione e impeachment

Con un’azione che sarebbe senza precedenti nella storia degli Stati Uniti, il vicepresidente Mike Pence starebbe tenendo in considerazione l’ipotesi di ricorrere, sempre con l’avallo del governo, al 25° emendamento.

Oltreoceano è alto infatti il timore che Donald Trump possa non avere la lucidità per restare il comandante in campo in questi ultimi giorni della sua amministrazione, senza contare la polemica innescata dalla speaker dem Nancy Pelosi sull’avere in mano i codici delle testate nucleari.

I Democratici che adesso possono contare su una maggioranza al Congresso sia alla Camera che al Senato, vorrebbero però intraprendere anche la strada dell’impeachment per l’ormai imminente ex Presidente.

Con la motivazione di un “incitamento all’insurrezione”, 195 dei 222 membri dem alla Camera hanno firmato una richiesta di impeachment ma questa ipotesi non sembrerebbe entusiasmare Joe Biden.

Il prossimo inquilino della Casa Bianca teme infatti che questa mossa potrebbe incendiare ulteriormente il clima negli Stati Uniti: una incriminazione per il tycoon però potrebbe essere solo rimandata, visto che anche buona parte dei Repubblicani gli ha voltato le spalle dopo l’assalto al Congresso.

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