Trimestrale Berkshire Hathaway: è boom per Warren Buffett

Marco Ciotola

06/08/2018

08/01/2019 - 09:17

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I conti relativi al secondo trimestre 2018 di Berkshire Hathaway fanno registrare un +67% di utili. Sorride Warren Buffet: la sua azienda raggiunge una liquidità di 111 miliardi di dollari

Trimestrale Berkshire Hathaway: è boom per Warren Buffett

Berkshire Hathaway mostra conti in impennata nella sua seconda trimestrale del 2018.
La holding di Warren Buffet - una delle maggiori al mondo - ha beneficiato di un’economia in crescita superando le previsioni degli analisti, con tutte le società di sua proprietà che hanno mostrato tre mesi di solidi guadagni.

I ricavi da abbonamenti per il gigante delle assicurazioni Geico sono più che quintuplicati, la compagnia ferroviaria BNSF Railway ha beneficiato della forte domanda di spedizione di prodotti di consumo, dal grano al petrolio passando per l’acciaio, e il concessionario di automobili Berkshire Hathaway Automotive ha assistito a un maggior numero di aquisti di veicoli.

Trimestrale Berkshire Hathaway, +67% utili: è boom per Warren Buffett

La società ha fatto sapere che il reddito netto del secondo trimestre è quasi triplicato, sebbene la cifra rifletta una nuova regola contabile che richiede di riportare guadagni di investimento non realizzati con utili, che secondo Buffett distorce i risultati netti e può fuorviare gli investitori.

L’utile netto ha infatti toccato quota 7,3 miliardi di dollari, mentre l’utile operativo ha segnato 6,9 miliardi di dollari, vale a dire un risonante +67% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (4,12 miliardi o 2,505 dollari per azione).
La holding di Warren Buffet ha al momento una liquidità di oltre 111 miliardi di dollari.

I risultati hanno anche riflesso un calo dell’aliquota fiscale effettiva del Berkshire al 20% dal 28,9% del 2017, dopo il taglio dello scorso anno dell’imposta federale sulle società.

Secondo Doug Kass, che gestisce l’hedge fund Seabreeze Partners Management, si tratta di risultati “positivi su tutta la linea”. In precedenza lui stesso aveva ceduto azioni Berkshire scommettendo su un calo, ma ora è decisamente dell’opinione opposta.

Il colosso di Buffet, con sede a Omaha, nel Nebraska, ha più di 90 aziende nel settore assicurativo, chimico, energetico, alimentare e al dettaglio, nel versante componenti industriali, ferroviario e altre numerose realtà.

Le operazioni quotidiane sono supervisionate da Greg Abel e Ajit Jain, entrambi considerati dagli investitori come possibili eredi di Buffett nel ruolo di amministratore delegato. Buffett (84 anni) e il vicepresidente Charlie Munger (94 anni) gestiscono le principali decisioni di allocazione del capitale.

Berkshire: un nuovo ’morso’ ad Apple?

Il prezzo delle azioni di Apple al momento suggerisce che Berkshire potrebbe aver acquistato circa 15 milioni di azioni del gigante tech nel secondo trimestre, oltre ai 239,6 milioni che già possiede.

La società produttrice di iPhone è appena diventata la prima quotata negli Stati Uniti a superare il valore di 1000 miliardi di dollari.
Berkshire avrebbe quindi speso 6,08 miliardi di dollari in azioni Apple nel trimestre.

Le azioni di Classe A Berkshire hanno chiuso dopo i conti a 304,671, ovvero il 7% in meno rispetto al loro picco del 29 gennaio, mentre le azioni di Classe B hanno chiuso a 200,24 dollari, vale a dire l’8% al di sotto dei massimi dello stesso giorno.

Al momento della scrittura, le azioni di Classe A Berkshire fanno registrare un +1,17% a quota 304,67 dollari circa, mentre quelle di classe B segnano un +1,10% su 200,24 dollari circa.

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