Trader, sapevi di essere un buon atleta?

Federica Agostini

14/10/2012

Trader, sapevi di essere un buon atleta?

Sapevi di essere un atleta dei mercati? Ebbene sì, è (più o meno) così.

Nonostante quanto si possa immaginare: vita sedentaria passata per ore ed ore davanti ai monitor e ai grafici, ci sono almeno cinque caratteristiche che fanno, potenzialmente, di un trader un atleta professionista. Non ci credete? Leggete questo:

1. Competitività

I migliori atleti sono, per natura, esseri competitivi: hanno il bisogno di raggiungere un certo vantaggio contro chi/cosa stanno gareggiando. Sono motivati e riescono a tirare fuori tanta più energia quanto più forte è la loro motivazione.

Niente di familiare? I trader di successo vivono la competizione (con i mercati o con se stessi) che è la spinta giusta a disporsi nello stato mentale corretto per un trading di successo; ognuno con le proprie motivazioni che sono la benzina necessaria a spingere di più sull’acceleratore e raggiungere la meta fissata, tanto nel trading quanto nella vita di tutti i giorni.

2. Perdendo s’impara

Nel trading è impossibile stare sempre al 100%, se prendiamo a cuore ogni perdita potremmo finire con l’essere paralizzati dalle emozioni che distorcendo la nostra percezione della realtà potrebbero indurci a nuove e ulteriori perdite.

Tanto gli atleti quanto i trader devono saper accettare una sconfitta, ma alla fine di ogni giornata sanno con certezza che non è una singola esperienza a dar loro valore in qualità di ciò che sono e, per questo, sanno che dovranno andare avanti.

Gli atleti utilizzano ogni singola sconfitta per imparare qualcosa da se stessi e migliorarsi nelle performance future, impedendo che i loro fallimenti di ieri affliggano quelli di domani.

3. Allenamento, allenamento, allenamento

Prima di passare al "livello successivo" gli atleti fanno ore, ed ore, ed ore (e poi ancora ore) di allenamento, finché le loro basi non saranno tanto solide da poter loro garantire una certa sicurezza. Non è forse lo stesso per i trader? Formazione, studio e poi allenamento sui conti Demo. Non c’è speranza di futuro per chi si lancia sul mercato senza aver chiara la differenza tra supporto e resistenza o per chi crede che Marubozu sia uno dei personaggi di Dragon Ball.

4. Nervi saldi e sangue freddo

Se ad ogni finale Roger Federer si fosse fatto prendere dal panico, probabilmente non sarebbe mai e poi mai diventato il recordman che invece è. Lo stress, la stanchezza, le pressioni esterne: sono tutte cose che i migliori atleti e trader riescono a gestire. L’ansia e l’emozione non sono mai buone consigliere, nel trading, nello sport o nella vita quotidiana.

5. Si può sempre migliorare

I migliori atleti sono tali perché non si considerano mai arrivati, perché sanno che ogni giorno è l’occasione giusta per potersi migliorare. Gli atleti si preparano talvolta anche per anni in vista di una competizione e questo atteggiamento diventa fondamentale se applicato anche al trading.

Non esiste un momento in cui studiare, testare o rivedere le proprie performance diventi superfluo. I migliori trader sanno che per quante previsioni si possano fare, spesso la realtà può essere completamente diversa. Sanno che una strategia, prima di essere approvata, dev’essere testata e che per migliorarsi ci vuole fatica e disciplina.

Conclusioni: mi iscrivo in palestra?

Il nocciolo di questo post non è che per essere bravi trader bisogna necessariamente essere degli ottimi sportivi e, seppure decideste di iscrivervi in palestra, non c’è motivo per cui le vostre prestazioni di trading possano improvvisamente migliorare dal nulla. Tra le righe, c’è scritto che, a volte, per potersi migliorare bastano dei piccoli accorgimenti sul modo in cui ci si pone di fronte al trading ed è, dunque, un bene che un trader sappia affrontare la propria attività, così come un atleta affronta la sua, ovvero lo sport.

In fondo, nell’essenza, un trader è un atleta e il mercato è il suo terreno di gioco.

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