Toyota supera General Motors per vendite negli Stati Uniti

Gabriele Stentella

6 Gennaio 2022 - 12:16

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Nel 2021 le vendite nel mercato americano di Toyota Motor Group hanno superato quelle di General Motors. È la prima volta in novant’anni.

Toyota supera General Motors per vendite negli Stati Uniti

Il colosso giapponese Toyota Motor Group ha guidato le vendite di veicoli negli Stati Uniti durante il 2021, sorpassando di fatto il principale rivale General Motors. Per la prima volta dal 1931 la casa automobilistica di Detroit si è quindi vista superare da un competitor, per di più estero.

Già nel 2020 i numeri di Toyota nel mercato americano avevano registrato un’ottima progressione, ma il divario con le vendite di General Motors era ugualmente superiore a 440 milioni di unità. I vertici del produttore di auto nipponico hanno commentato positivamente i dati provenienti dagli USA e hanno auspicato la prosecuzione di simili performance anche nel 2022. Sul fronte opposto, General Motors minimizza la sconfitta e afferma di essere al lavoro per tornare società leader del mercato.

Sorpasso di Toyota su General Motors: i numeri in breve

Nel 2021 Toyota Motor Group ha venduta in tutti i 50 stati federali oltre 2,33 milioni di veicoli. Il dato tiene conto dei numerosi brand di proprietà della casa automobilistica giapponese, come per esempio Daihatsu o Lexus. General Motors ha invece venduto poco meno di 2,22 milioni di veicoli. Si precisa che in entrambi i casi i dati includono anche camion, furgoni e automobili elettriche.

Rispetto al 2020, le vendite di General Motors si sono contratte del 13%, al contrario, Toyota Motor Group ha visto crescere del 10% le sue vendite. Tra ottobre e dicembre le vendite di General Motors hanno toccato il -43% su base annua, che rappresenta una delle peggiori flessioni degli ultimi cinque anni.

I motivi del successo di Toyota negli USA

Come sottolineato da molti analisti internazionali, a influenzare in negativo i risultati di General Motors sono stati i frequenti rallentamenti nella produzione di veicoli imputabili alla carenza di semiconduttori. Il gigante di Detroit non ha saputo fronteggiare al meglio tale inconveniente, e i ritardi nella consegna di auto, furgoni e camion hanno favorito il suo competitor giapponese, il quale è riuscito a minimizzare i danni legati alla crisi della supply chain.

I portavoce di General Motors hanno riferito che l’azienda è al lavoro per risollevare le proprie vendite nei prossimi mesi, con l’obiettivo di porre fine a quella che sembrerebbe essere solo una breve parentesi in oltre novant’anni di successi. Stando ad alcune stime, la crescita economica negli Stati Uniti può traghettare l’industria automobilistica dei veicoli leggeri verso nuovi massimi: nel 2022 il numero complessivo di veicoli venduti supererebbe i 16 milioni. Restano tuttavia diverse incognite, legate principalmente alla prosecuzione della crisi dei microchip e alle mosse commerciali di Toyota, soprattutto nel settore della mobilità sostenibile.

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