Crisi supply chain: il focus è su queste azioni per Morgan Stanley

Violetta Silvestri

29/12/2021

29/12/2021 - 12:06

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Quali azioni osservare nel 2022 con la crisi delle catene di approvvigionamento ancora irrisolta? Morgan Stanley offre un’analisi, suggerendo titoli cruciali e più pressati dai colli di bottiglia.

Crisi supply chain: il focus è su queste azioni per Morgan Stanley

Morgan Stanley ha affermato che le interruzioni più gravi della catena di approvvigionamento si stanno già attenuando e saranno risolte in modo più completo entro la prima metà del 2022.

In un recente rapporto che valuta lo status delle supply chain globali, dei rischi e dei punti di strozzatura, la società ha fatto il punto proiettando la sua visione nell’anno che verrà.

La crisi della catena di approvvigionamento di quest’anno ha colpito duramente le aziende poiché si sono accumulati colli di bottiglia e la produzione industriale non è riuscita a soddisfare un picco della domanda post-pandemia.

La carenza di energia in Cina e in Europa, così come i blocchi legati al Covid, hanno contribuito all’enorme compressione delle catene di approvvigionamento.

Cosa accadrà nel 2022? E soprattutto, quali titoli osservare? Focus su azioni centrali e quelle più pressate dalla crisi delle supply chain.

Le azioni cruciali per le catene di approvvigionamento

Morgan Stanley ha individuato due categorie di aziende quotate: quelle considerate cruciali nell’andamento del supply chain e quelle sotto pressione. Le azioni di queste società sono da tenere sotto osservazione anche nel 2022, quando dovrebbero ancora palesarsi intoppi nella logistica mondiale.

Innanzitutto, la società di investimento ha identificato le aziende che afferma essere “campioni regionali”, “riconoscendo la loro importanza per le catene di approvvigionamento e il ruolo che i responsabili delle politiche possono svolgere ... per sostenere la loro posizione contro le pressioni competitive provenienti da altre sfere di influenza.”

Si tratta di tutte quelle società in primo piano nella crisi dell’offerta scoppiata tra il 2020 e il 2021, che pure hanno mostrato una tendenza di redditività forte.

Questo l’elenco per categoria delle azioni cruciali nel quadro della crisi catene di approvvigionamento:

  • Hardware tecnologico: Apple, HP, Cisco, Lenovo, Fujitsu, Hitachi
  • Semiconduttori: Samsung Electronics, Intel, Infineon Technologies, NVIDIA
  • Auto e componenti: Volkswagen, Ford Motor, Daimler, General Motors, BMW, Tata Motors, Renault, Hyundai Motor, Continental
  • Software: Microsoft, IBM, Dell, SAP
  • Assicurazione: Berkshire Hathaway
  • Consumatore: Sony, Panasonic, LG Electronics
  • Vendita al dettaglio: Amazon
  • Beni strumentali: Volvo AB, Siemens

I titoli più pressati dai colli di bottiglia

Morgan Stanley ha anche elencato le società che secondo le sue valutazioni sono più sotto pressione per i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento.

“Le industrie che rientrano in questa categoria sono quelle che trasmettono più acutamente la compressione delle pressioni sulla catena di approvvigionamento, in parte perché le aziende all’interno di questa coorte affrontano una dipendenza persistente dagli input di lavoro nonostante l’aumento dell’automazione o degli investimenti di capitale”, ha affermato l’azienda.

Insieme ad altri fattori come la dipendenza da mercati soggetti ad attriti commerciali o altre politiche, questo “lascia tali aziende vulnerabili alle dinamiche geopolitiche e del lavoro, ma anche cruciali per le catene di approvvigionamento globali”, ha aggiunto.

Alcuni esempi includono la spedizione di container e le aziende di semiconduttori.

Tali aziende potrebbero dover affrontare una pressione sui costi, ma detengono ancora potere sui prezzi in virtù della loro posizione nel settore, secondo Morgan Stanley. Ecco la lista delle società:

  • Semiconduttori: Infineon, ST Microelectronics, NXP Semiconductor, Microchip Technology, Texas Instruments, Analog Device, ON Semiconductor, Globalfoundries, Nuvoton Technology, Nanya Technology
  • Hardware tecnologico: BYD Electronics, Wingtech Technology, Unimicron, Kinsus Interconnect Tech, Nan Ya PCB
  • Apparecchiature di rete: Lumentum, II-VI , Corning, CommScope

Sono queste le azioni che più potrebbero subire le strozzature anche nel 2022, con le uniche opzioni quali aumentare i prezzi per compensare i maggiori costi di input o razionare la capacità attraverso gli ordinativi in accumulo.

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