A che punto siamo con la Tobin tax in Italia? La palla sta ora al Senato, ma intanto in Europa si dà il via libera al meccanismo della cooperazione rafforzata per l’attivazione della Ttf, tassa sulle transazioni finanziarie, negli 11 paesi dei 27 che hanno deciso di aderire al progetto. Chi non ha aderito? Provate a indovinare.
Tobin Tax Italia: a che punto siamo?
Una volta in Italia, la Tobin Tax presentata dal Governo prevedeva l’applicazione di un’aliquota allo 0.05% su azioni e derivati escludendo dalla tassazione le transazioni sui titoli di Stato.
A bocciare categoricamente la Ttf, da una parte la CONSOB, che ha portato avanti la linea della eccessiva penalizzazione sui derivati da parte della tassa. Dall’altra il Parlamento, dove la proposta di Boccia per l’ampliamento della base imponibile e il conseguente abbassamento dell’aliquota era stata promossa a pieni voti.
Ciò nonostante, giorni ormai si discute la possibilità che al Senato la Tobin Tax all’Italiana venga approvata secondo altre direttive, ma vista la solita scarsa propensione ai dettagli non è escluso che fino all’ultimo momento non sia possibile assistere a "nuovi colpi di scena". Così ad una settimana dalla chiusura della legislatura, la Tobin tax potrebbe essere approvata secondo un nuovo schema che prevede un certo alleggerimento per il settore bancario.
La nuova versione della Tobin Tax in Italia, alleggerisce il carico sulle banche con un’aliquota dello 0.2% sui trasferimenti di azioni. Esclusi dalla tassazione sono poi anche i titoli di società con capitalizzazione inferiore a 500 milioni di Euro, i trasferimenti dei market maker, delle casse di previdenza e dei fondi pensionistici.
Tobin Tax Europa: via libera ai lavori
Al Parlamento Europeo, è stato approvato il meccanismo per la cooperazione rafforzata per l’applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie. L’approvazione ha ricevuto 533 sì, 91 no e 32 astenuti.
Dei presenti all’appello per l’applicazione della Tobin Tax mancano: il Regno Unito e l’Olanda, che sole capitalizzano il 20% in più rispetto alle altre 11 piazze (che pure rappresentano il 90% del PIL Europeo).
Tobin Tax: è per l’Europa?
Il processo di unione economica, monetaria e finanziaria prevede necessariamente, in una delle sue fasi evolutive, quella della centralizzazione del mercato Europeo attorno ad un unico polo (ci vorrebbe una Wall Street Europea, tipo).
Problema europeo: Euro o Sterlina? In Europa un polo finanziario lo abbiamo, è Londra, ma c’è un problema: a Londra "contano in Sterline", non Euro.
Come fare? Ci pensa la Tobin Tax che ridurrà progressivamente il peso del mercato italiano e di tutti quelli che saranno soggetti alla tassa sulle transazioni finanziarie. Lo scopo, dunque, è quello di compiere un passo in avanti verso la maggiore unione economica nel senso più ampio del termine, creando un polo unico del mercato finanziario europeo. Poi, solo più tardi si vedrà come affrontare la questione Euro vs. Sterlina. Che ci piaccia o no, anche questo significa "più Europa".
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