Testa e spalle ribassista sul dollaro neozelandese?

Nicola D’Antuono

31 Gennaio 2014 - 06:42

In difficoltà il dollaro neozelandese, sul quale sono aumentate le vendite a causa della debolezza dell’economia cinese e del mantenimento dei tassi invariati

Testa e spalle ribassista sul dollaro neozelandese?

Nella giornata di ieri il dollaro neozelandese è stata una delle monete più vendute sul forex, complice il mantenimento dei tassi di interesse invariati in Nuova Zelanda al 2,5%. Gli analisti non si aspettavano il rialzo dei tassi già dall’ultimo meeting, ma il coro non era unanime anche perché era stata proprio la Reserve Bank of New Zealand ad avanzare l’ipotesi di una stretta monetaria in tempi brevi a causa dell’aumento dell’inflazione e dei prezzi nel settore immobiliare. La banca centrale neozelandese non modifica il costo del denaro da marzo 2011 e la sua valuta continua a quotare su valori piuttosto elevati, con risvolti negativi sulla competitività delle proprie merci rispetto ai concorrenti australiani e asiatici.

Il governatore Graeme Wheeler ha dichiarato tempo fa che il dollaro neozelandese era sopravvalutato, anche se la stretta sui tassi di interesse era ormai imminente. Secondo gli analisti finanziari ci sono buone possibilità di assistere al rialzo dei tassi già nella prossima riunione della RBNZ, mentre sul forex il dollaro neozelandese potrebbe finire sotto pressione a causa della debolezza della Cina, fondamentale importatore delle materie prime di Wellington. Sul mercato delle valute il tasso di cambio NZD/USD è sceso sui minimi a un mese a 0,8125, sempre più vicino all’area di supporto posta tra 0,81 e 0,8080. Da un punto di vista tecnico il Kiwi sembra stia formalizzando il breakout ribassista di un “testa e spalle”, figura di analisi tecnica molto nota al pubblico dei trader.

La perdita dell’area di supporto di 0,82 dovrebbe favorire l’aumento dell’esposizione short da parte dei large traders, ovvero dei grandi speculatori internazionali. Inoltre, su base weekly si può notare che il Kiwi ha trovato grande difficoltà a superare le resistenze di 0,8430 prima e 0,8350 poi, formando tra l’alto significative figure di inversione del trend.Insomma, i presupposti per un’accelerazione ribassista delle quotazioni ci sono tutte. Sarà fondamentale un closing settimanale inferiore a 0,81: a questo punto potrebbe avere inizio una discesa importante verso 0,7950 prima e 0,77 poi. La rottura ribassista del trading range su base weekly dovrebbe provocare anche un forte aumento della volatilità. Intanto la valuta neozelandese perde colpi anche su sterlina e yen.

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