Le onde di correzione nella teoria delle Onde di Elliott

Matteo Bienna

28 Maggio 2016 - 19:00

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La Teoria delle Onde di Elliott presenta tre diverse varianti delle sue onde di correzione: gli zig-zag, i flats e i triangoli. Scopriamo cosa sono e come riuscire a riconoscerle.

Le onde di correzione nella teoria delle Onde di Elliott

Un buon analisti deve saper riconoscere le onde di correzione di Elliott.

Le onde di correzione costituiscono la parte più complicata e varia della Teoria delle Onde di Elliott, ma la loro conoscenza può costituire un plus determinante per l’abilità di un trader.

Le varianti delle onde correttive sono gli zig-zag, i flats e i triangoli ma, prima di affrontarle, è necessario avere chiara la Teoria delle Onde di Elliott nel suo complesso, per la quale rimandiamo al nostro articolo completo.

Le onde di correzione costituiscono la seconda parte dell’andamento descritto dalla Teoria di Elliott e possono manifestarsi in una qualsiasi delle loro varianti.

Oltre comprendere le peculiarità delle diverse onde di correzione, ovvero gli zig-zag, i flats e i triangoli, sarà poi necessario allenare l’occhio per riuscire ad individuarle all’interno dei grafici, così da prevedere con maggiore efficacia l’andamento dei prezzi.

Vediamo quindi di introdurre le tre diverse varianti delle onde di correzione, elemento cardine della Teoria delle Onde di Elliott.

Onde di correzione di Elliott: gli zig-zag

Le onde di correzione a zig-zag sono formate da tre onde, secondo la struttura A-B-C, come mostrato nella seguente figura:

Il movimento generale è quindi quello di correzione delle Onde di Elliott, con una struttura suddivisa in tre passi: le onde A e C seguono la direzione contraria al trend, mentre B è a sua volta una loro correzione.

Ciascuna di essere può essere costituita, al suo interno, da delle onde minori, secondo la struttura 5-3-5, rappresentate dai numeri romani nella figura.

Gli zig-zag sono movimenti di correzione rapidi e impulsivi. Essi inoltre possono essere a loro volta formati da due o tre zig-zag minori e consecutivi.

Riconoscere un’onda di correzione a zig-zag vuol dire sapere la distanza relativa tra il punto B e il punto C, utile a perfezionare i punti di entrata e di uscita dell’operazione che si vuole compiere.

Le informazioni più utili sono che il punto C è ben al di sotto sia di A che di B e si raggiunge con tre onde ribassiste, ciascuna intervallata da una mini onda correttiva.

Onde di correzione di Elliott: i flat

Anche i flat sono onde di correzione formate dalla successione A-B-C, questa volta però il loro posizionamento è differente, come osservabile dal seguente esempio grafico:

La loro struttura in questo caso segue un 3-3-5, con le onde A e B che tendono ad annullarsi a vicenda, lasciando a C il ruolo di reale correzione.

Da questa struttura deriva il suo nome, flat, proprio in quanto descrive un movimento di correzione laterale, non tendente al ribasso come il caso dello zig-zag.

La struttura dei flat, in realtà, si manifesta più spesso attraverso una forma meno rigida, come nell’esempio che segue:

Le onde B e C è più probabile che nella realtà si trovino in questa versione, disallineata rispetto ad A ma in ogni caso tendente ad un andamento laterale.

Riconoscere le onde di correzione flat permette di avere i range di movimento attesi per il prezzo. In particolare riuscire a distinguere i flat dagli zig-zag può essere il fattore chiave per non cadere trappola della correzione, attendendosi ritracciamenti più o meno prolungati dipendentemente dall’onda correttiva in atto.

Onde di correzione di Elliott: i triangoli

I triangoli sono le onde di correzione più complesse e più difficili da riconoscere.

La struttura di un’onda correttiva a triangolo ha la seguente struttura:

Questa volta la sequenza di onde è descritta da cinque lettere: A-B-C-D-E. All’interno di questo percorso la sottotrama procede invece con un andamento costante, cinque onde del tipo 3-3-3-3-3.

Il movimento correttivo è lo stesso degli altri casi, ovvero contrario al trend principale, ma la sua struttura può essere molto più complessa.

Infatti nell’esempio grafico è mostrato un triangolo in appiattimento, ovvero con gli estremi delle singole onde che coprono un range di prezzo man mano sempre più piccolo. Ma può non essere sempre così.

Esiste il caso contrario, ad esempio, dove gli estremi indicati con le lettere maiuscole tendolo ad allargarsi, ampliando il range coperto.

Allo stesso modo è possibile che la correzione porti alla formazione di triangoli ascendenti o discendenti dove, rispettivamente, si ha il lato superiore e quello inferiore orizzontali.

Le varie forme che può assumere l’onda di correzione a triangolo sono quindi diverse. I punti fermi sono rappresentati dalle cinque macro-onde e dalla struttura formata da 3 sequenziali.

Attraverso questi parametri si potrà andare ad individuare all’interno dei grafici il più difficile tra i movimenti di correzione, riuscendo però, anche in questo caso, a beneficiare dello schema predittivo una volta individuata la famiglia di appartenenza del triangolo.

Solo l’allenamento alla vista di numerosi grafici potrà portare ad una loro agevole individuazione.

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