S&P ha deciso di tagliare il rating di Telecom Italia a "spazzatura", a causa soprattutto dell’enorme debito societario. Il titolo per ora tiene alla borsa di Milano
Telecom Italia è stata bocciata nella giornata di ieri al livello "junk", ovvero spazzatura, dall’agenzia di rating americana Standard & Poor’s. Alla borsa di Milano il titolo del gruppo telefonico ha chiuso la seduta con un lieve ribasso dello 0,15% a 0,672€. Negli ultimi giorni il trend rialzista, iniziato sul finire di agosto scorso, ha cominciato a mostrare segnali di cedimento, dopo la formazione di un’area di massimo tra 0,753€ e 0,764€.
S&P ha declassato il giudizio sul merito di credito di Telecom Italia a "BB+" dalla precedente valutazione di "BBB-". Si tratta, quindi, di un livello "non-investment grade". L’outlook sul rating resta negativo, per cui potrebbero esserci ulteriori declassamenti nel periodo 2014-2015 se il gruppo di tlc non riuscirà a migliorare il reddito operativo nel mercato domestico e a ridurre l’enorme indebitamento.
Secondo S&P, il gruppo di tlc dovrà affrontare difficili sfide a livello economico, normativo e concorrenziale nel mercato domestico. L’agenzia di rating giustifica il nuovo rating anche con le aspettative di diminuzione dell’ebitda nei prossimi due anni. C’è poi il problema relativo alla governance. Secondo S&P al momento è difficile fare previsioni su quale potrà essere l’impatto del passaggio del controllo societario nelle mani degli spagnoli di Telefonica.
Il downgrade sul rating dovrebbe far lievitare ancora i costi di rifinanziamento, ma c’è da sottolineare che Telecom Italia è per ora abbastanza coperta per le prossime scadenze. Gli analisti finanziari sono comunque molto scettici sul futuro del gruppo. In primis la cessione di Telecom Argentina a Fintech avverrà a prezzi piuttosto bassi (960 milioni di dollari), se si considera il cash flow che genera l’azienda e la sua importanza strategica. Inoltre, il fatto che Telefonica non voglia salire oltre il 15% di TI dimostra che c’è scarso interesse nell’investire nel gruppo.
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