Telecom: Antistrut amplia istruttoria su banda larga

Francesca Caiazzo

22 Febbraio 2018 - 11:03

L’Antistrust mira a verificare un’ulteriore condotta anticoncorrenziale ipotizzando un abuso di posizione dominante. La società ribadisce la correttezza del proprio operato e garantisce collaborazione

Telecom: Antistrut amplia istruttoria su banda larga

Potrebbe arrivare sul tavolo del Cda di Telecom convocato venerdì prossimo l’ampliamento dell’istruttoria che l’Antistrust aveva avviato all’inizio dell’estate scorsa sulla banda larga.

Secondo l’Authory presieduta da Giuseppe Pitruzzella, il gruppo sarebbe colpevole di abuso di posizione dominante sulla rete d’accesso.

Proprio ieri, gli uffici Telecom sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza su disposizione del Garante mentre la società ribadisce la correttezza del proprio operato.

L’ampliamento dell’istruttoria

Il 28 giugno scorso l’Antirtust aveva avviato una procedura contro Telecom sul caso del piano investimenti in fibra, Cassiopea, al momento sospeso. L’istruttoria, ora, è stata ampliata

“per accertare possibili violazioni all’articolo 102 Tfue, in relazione alla possibile strategia abusiva volta a ostacolare l’ingresso del nuovo concorrente infrastrutturale nei servizi di comunicazione a banda ultralarga”

si legge in una nota del Garante.

In particolare

“sembra emergere un ulteriore comportamento anticoncorrenziale, consistente nel tentativo di Telecom di applicare, nella fornitura di servizi di accesso all’ingrosso a banda larga e ultralarga, condizioni economiche suscettibili di ostacolare la concorrenza infrastrutturale e limitare la contendibilità dei clienti che acquistano i servizi all’ingrosso”.

Sotto accusa, dunque, sia l’abbassamento dei prezzi all’ingrosso per l’allacciamento in fibra che Open Fibra ritiene “anomalmente basso” che la replicabilità delle offerte al retail con

“evidenze di un’ulteriore condotta anticoncorrenziale posta in essere sul mercato dei servizi di telecomunicazione al dettaglio a banda larga e ultralarga, consistente nell’utilizzo improprio da parte di Tim delle informazioni privilegiate di cui dispone in qualità di operatore in posizione dominante nelle attività concernenti la gestione della rete”.

Insomma, l’Autorità mira a verificare l’esistenza di un’ulteriore condotta anticoncorrenziale di Telecom con un eventuale utilizzo improprio da parte della società di informazioni privilegiate di cui dispone in qualità di operatore in posizione dominante nelle attività concernenti la gestione della rete.

La reazione di Telecom

Nella serata di ieri, dopo la notifica del provvedimento dell’Agcom e la visita delle fiamme gialle nei propri uffici, la Telecom ha diffuso un brevissimo comunicato nel quale “ribadisce la correttezza del proprio operato e confida di dimostrarlo nel corso del procedimento”.
La società garantisce la collaborazione necessaria attività dell’Antitrust “anche al fine di dimostrare la propria estraneità a qualsiasi presunto illecito”.

C’è da dire che l’ampliamento dell’istruttoria è stato comunicato ieri, a due giorni dalla riunione del Cda di Telecom che venerdì valuterà il dossier Persidera. Sul tavolo, potrebbe arrivare anche la spinosa questione delle ultime ore.

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