Tasi 2014: i pagamenti in ritardo. Scadenze, sanzioni e interessi.

Simone Casavecchia

12 Giugno 2014 - 10:38

Le scadenze reali per il pagamento della Tasi e i chiarimenti del MEF sulle sanzioni e gli interessi nei casi di ritardo nei pagamenti del tributo.

Tasi 2014: i pagamenti in ritardo. Scadenze, sanzioni e interessi.

Inizia a dipanarsi l’intrigato quadro normativo relativo alla Tasi 2014 e ai termini del pagamento del tributo. Nel question time di ieri, presso la Commissione Finanze della Camera, il sottosegretario al Ministero dell’Economia, Enrico Zanetti, ha infatti fornito preziosi chiarimenti circa la spinosa questione delle sanzioni e degli interessi previsti per il mancato pagamento o per il pagamento in ritardo della prima rata della Tassa sui Servizi Indivisibili. L’apertura più importante dell’esponente del MEF è da registrare riguardo alla disapplicazione delle sanzioni nel caso di obiettiva incertezza delle regole.

Sanzioni e Interessi
Secondo il chiarimento del sottosegretario Zanetti chi sbaglia i calcoli della Tasi non sarà tenuto al pagamento di sanzioni o di interessi, dal momento che lo Statuto del contribuente (Legge 212/2000), all’art. 10, tutela il contribuente, escludendolo dalle eventuali sanzioni, qualora le violazioni commesse da quest’ultimo, siano determinate da omissioni o errori della pubblica amministrazione o da condizioni di obiettiva incertezza circa il campo di applicazione di una specifica norma tributaria.

Le scadenze reali
Anche se il DL 88/2014 stabilisce che il termine per il pagamento della prima rata della Tasi è fissatto al 16 Giugno, almeno per i Comuni che hanno emanato le delibere relative alle aliquote entro il 23 Maggio e le hanno comunicate al Dipartimento delle Finanze, attraverso il portale del Federalismo fiscale, in realtà, in queste stesse delibere, alcuni comuni hanno fissato scadenze differenti da quella del Decreto Legge (ad esempio: 16 luglio, 31 luglio o 16 agosto) per il pagamento della prima rata della Tasi, dovuto dai propri cittadini.
A tal proposito è stato chiarito che chi effettua il pagamento dopo la scadenza del 16 Giugno, lo potrà fare pagando solo l’imposta dovuta, senza l’aggiunta di eventuali importi dovuti per sanzioni e interessi. Il sottosegretario Zanetti non ha indicato un termine ultimo per la regolarizzazione della propria posizione ma ha spiegato che la situazione sarà, in ogni caso, oggetto delle attenzioni e dei controlli del governo stesso.

Regolarizzazione IMU 2013
Il 16 Giugno è il termine di scadenza, non solo della prima rata di Tasi e IMU ma anche la data entro la quale, i contribuenti che hanno versato un importo insufficiente per l’IMU dovuta nel 2013, sono tenuti a regolarizzare la propria posizione, circa il pagamento di quest’ultimo tributo.
In quest’ultimo caso (seconda rata dell’IMU 2013, dovuta entro il 16 Dicembre 2013) il contribuente è tenuto al pagamento della differenza dell’imposta, senza sanzioni e interessi.

Tares e Mini-IMU 2013
Il 16 Giugno è il termine ultimo entro il quale i contribuenti che non hanno ricevuto i bollettini di pagamento o hanno sbagliato i calcoli, possono regolarizzare la propria posizione riguardo al pagamento della Tares 2013 e della cosiddetta mini-Imu, dovuta entro lo scorso 24 Gennaio scorso.

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