Tasi 2014, guida al saldo del 16 dicembre: i dubbi più frequenti su chi, come e quando pagare

Valentina Brazioli

7 Dicembre 2014 - 13:00

Tasi 2014, mentre la data del saldo – prevista per il prossimo 16 dicembre – si fa sempre più vicina, non tutti i dubbi in merito sembrano essere dissipati. Ecco, quindi, 7 domande (e relative risposte) su chi, come e quando pagare questa tassa.

Tasi 2014, guida al saldo del 16 dicembre: i dubbi più frequenti su chi, come e quando pagare

Tasi 2014, è ormai iniziato il countdown per la scadenza del temuto saldo di fine anno, previsto per il prossimo 16 dicembre. Eppure, se per molti contribuenti l’appuntamento con l’ennesima versione della tassa sulle prime case è ormai un rito, per tanti altri i dubbi sono appena iniziati. Ecco, quindi, 7 domande e risposte su chi, come e quando pagare questa tassa.

1 - Chi deve pagare il saldo Tasi per la prima casa in un Comune e il saldo Imu per la seconda casa in un altro Comune, può usare lo stesso modello F24?

Sì, è possibile, perché ogni Comune viene identificato attraverso il proprio codice Ente da indicare nel Modello F24.

2 - Chi ha pagato l’acconto Tasi a giugno o a ottobre ma ha sbagliato i calcoli, cosa può fare per rimediare?

Se il pagamento era carente è consigliabile effettuare un ravvedimento per il primo versamento e assicurarsi di versare la seconda rata correttamente. Se, invece, si è pagato troppo è possibile effettuare il conguaglio nel saldo.

3 - Chi risiede a Genova può non pagare Imu e Tasi, in considerazione dell’alluvione? Se sì, si tratta di una cancellazione definitiva o di un semplice rinvio?

Per Genova si tratta solo di una sospensione fino alla fine del 2014, e al momento si ipotizza che sarà possibile rateizzare quanto dovuto. In ogni caso, per poter usufruire della sospensione occorre aver prodotto la necessaria autocertificazione per i danni subiti.

4 - Chi ha comprato casa nel 2014, dopo le scadenze dell’acconto, deve pagare in un’unica soluzione la Tasi a dicembre?

Se l’acquisto è intervenuto dopo il 16 giugno e prima del 16 ottobre e il Comune aveva deliberato le proprie aliquote entro maggio, la risposta è affermativa. Se, invece, il Comune ha deliberato le aliquote entro settembre, andava versato il primo acconto il 16 ottobre.

5 – Se il proprietario di casa ha pagato per sbaglio in acconto anche la quota di Tasi dovuta dall’inquilino può in qualche modo farsela rimborsare?

Generalmente, attraverso una specifica istanza, nella quale il proprietario rinuncia al rimborso della tassa e l’inquilino autorizza la compensazione, è possibile sanare la situazione al momento del saldo.

6 – Se l’immobile è posseduto da più proprietari e uno di questi non versa la propria quota, chi ne risponde?

A differenza dell’Imu, per la Tasi i comproprietari sono obbligati a rispondere delle quote non versate da uno (o più di uno) di loro.

7 – Come funziona per le pertinenze prima casa?

Esattamente come funziona con l’Imu, anche per la Tasi sono considerati di pertinenza gli immobili di categoria C/2, C/6 e C/7 (box, posti auto, cantine e soffitte) ma solamente uno per ogni categoria.

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